Per
tricotillomania
si intende un disturbo psicologico caratterizzato dall’impulso incontrollato di tirare e strappare i capelli. Tale comportamento, se reiterato,
produce dei danni alla cute
e/o la comparsa dell’alopecia. La tricotillomania è quindi un problema emozionale in grado di produrre un grande danno estetico soprattutto per le donne. In genere questo
atto viene preceduto da un
elevato livello di tensione, di ansia e di stress che si riduce solo dopo aver strappato i capelli. Si calcola che circa il
3,5% delle persone negli Stati Uniti
soffrano di questo problema
psicologico che può presentarsi anche con forme più lievi e proprio per questa ragione più difficili da inquadrare. Il problema emerge normalmente intorno ai 12 anni e in particolare
colpisce le
ragazze con una prevalenza del 75% rispetto ai ragazzi.
Anche alcuni personaggi famosi ne soffrono o ne hanno sofferto in passato come ad esempio Taylor Mega, Olivia Munn e Arisa. Oggi la tricotillomania viene sempre più identificata come un disturbo di carattere ossessivo compulsivo (DSM-5). In alcuni casi le persone non si limitano solo a tirare e strappare i capelli ma concentrano la loro attenzione anche su altre zone del corpo come le sopracciglia, le ciglia o i peli. In alcuni casi più complessi e gravi il paziente che soffre di tricotillomania può arrivare addirittura a mangiare i capelli, un comportamento che può produrre anche delle importanti lesioni allo stomaco. Normalmente le persone che soffrono di questo disturbo psicologico cercano di negare il problema in tutti i modi e di nascondere le eventuali zone calve con diversi accorgimenti.
Chi soffre di tricotillomania può sperimentare un elevato senso di vergona e di imbarazzo se qualcuno (ad es. i familiari, gli amici o il partner) gli fa notare il problema. Va detto però che in generale i pazienti provano una sensazione di profondo “benessere” quando compiono questo gesto salvo poi pentirsene successivamente. La tricotillomania sembra quindi produrre un effetto calmante come se fosse una sorta di “ansiolitico” o meglio una strategia disfunzionale per gestire l’ansia e lo stress. Secondo gli psicologi questo disturbo potrebbe avere diverse affinità con l’onicofagia (mangiarsi le unghie) e per questa ragione spesso tende ad accompagnarsi ad altre componenti ossessive e compulsive. Chi soffre di tricotillomania inizia con il tirare i capelli “fuori posto” o quelli che percepisce al tatto come “ruvidi” o “ricci” nel tentativo di “lisciarli”. Un comportamento che con il tempo diviene incontrollabile e produce un circolo vizioso dal quale è impossibile uscire in modo autonomo.
Il trattamento più
efficace è rappresentato dalla
psicoterapia
e dall'ipnosi. Prima di iniziare il percorso è fondamentale una fase di assessment psicologico per inquadrare la problematica e per strutturare il percorso di psicoterapia più adatto alle caratteristiche e ai bisogni della persona che soffre di tricotillomania. L’obiettivo è quello di
aiutare concretamente il paziente a sperimentare lo stesso stato di benessere senza tirare i capelli. Anche in questo caso la persona viene invitata a tenere un diario per individuare con precisione i “trigger” che possono anticipare questo comportamento. Pian piano il
paziente riesce a gestire le pulsioni
e a mettere in atto delle strategie più efficaci per gestire lo stress. Anche l'ipnosi basata sull'evidenza può essere un valido
supporto alla psicoterapia.
Spesso sono i parrucchieri ad accorgersi per primi di questo problema ma in genere tendono a “rimproverare” i loro clienti questa modalità di approccio non fa che aumentare il senso di disagio e quindi lo stesso comportamento disfunzionale. La tricotillomania è un disturbo di carattere psicologico che coinvolge, di conseguenza, la componente cognitiva, emozionale, relazionale e sociale. Non è possibile superare la tricotillomania con la sola volontà e non è una questione di “intelligenza” dato che questo è un comportamento che la persona non riesce a controllare e che assolve a una funzione più profonda (ad esempio aiuta a gestire l'ansia). Per questa ragione la migliore soluzione possibile per affrontare e risolvere la tricotillomania è un percorso mirato di psicoterapia.
La tricotillomania in sintesi:
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Membro dell'American Psychological Association
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
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