Neuroni a specchio: che cosa sono e a che cosa servono?
I neuroni a specchio, scoperti per la prima volta nel 1992 da Giacomo Rizzolatti e il suo team di ricercatori italiani, rappresentano una delle scoperte più rivoluzionarie nel campo della neuroscienza. Questi neuroni sono stati identificati come una base fondamentale per la comprensione dell'azione, del linguaggio, delle abilità sociali e dell'empatia nell'essere umano. In questo articolo scientifico, esploreremo le caratteristiche dei neuroni a specchio, i loro meccanismi di funzionamento, le loro implicazioni scientifiche e potenziali applicazioni terapeutiche.

Che cosa sono i neuroni a specchio?
I neuroni a specchio sono una classe di neuroni che si attivano sia quando un individuo compie un'azione specifica, sia quando osserva un'altra persona compiere la stessa azione. Questi neuroni hanno la capacità di "rispecchiare" l'azione motoria, da cui il loro nome. Vengono attivati non solo durante l'osservazione diretta di un gesto o un movimento, ma anche durante l'immaginazione
o la lettura di un'azione svolta da altri individui. I
neuroni a specchio sono presenti in diverse aree del cervello, tra cui l'area premotoria, il lobo parietale inferiore e il lobo frontale. La loro attivazione avviene attraverso una connessione diretta con il
sistema motorio, consentendo una
rappresentazione interna delle azioni eseguite e osservate. I neuroni a specchio svolgono un ruolo chiave nell'apprendimento motorio, nell'imitazione e nella comprensione delle
azioni degli altri. Questi neuroni consentono di
comprendere le intenzioni e le emozioni altrui attraverso la simulazione delle loro azioni nel nostro cervello. Ad esempio, quando vediamo qualcuno
sorridere
o piangere, i nostri
neuroni a specchio si attivano, permettendoci di comprendere e di provare empatia per le loro emozioni. Inoltre, i neuroni a specchio sono coinvolti nello
sviluppo del linguaggio. Studi recenti hanno dimostrato che l'attivazione dei neuroni a specchio durante l'osservazione di un'azione verbale contribuisce alla comprensione e all'apprendimento delle parole. Questo suggerisce un legame profondo tra il sistema motorio e il linguaggio.
I neuroni a specchio: le mplicazioni scientifiche
La scoperta dei neuroni a specchio ha avuto un impatto significativo sulla comprensione della cognizione sociale e dell'interazione umana. Grazie a questi neuroni, siamo in grado di imitare e capire gli altri, di apprendere attraverso l'osservazione e di formare connessioni sociali più profonde. Inoltre, i neuroni a specchio potrebbero avere un ruolo importante nella comprensione delle malattie neurologiche e psichiatriche. Studi recenti hanno evidenziato un coinvolgimento dei neuroni a specchio nella disfunzione sociale associata all'autismo, alla schizofrenia e ad altre condizioni neurologiche. Comprendere meglio il funzionamento dei neuroni a specchio potrebbe portare a nuovi trattamenti e approcci terapeutici per queste patologie. La ricerca sui neuroni a specchio ha anche aperto nuove prospettive nella riabilitazione motoria. La capacità dei neuroni a specchio di rispecchiare le azioni eseguite o osservate può essere sfruttata per migliorare la riabilitazione e l'apprendimento motorio in pazienti con lesioni cerebrali o disturbi del movimento. L'utilizzo della realtà virtuale e della stimolazione transcranica può facilitare l'attivazione dei neuroni a specchio, potenziando così il recupero funzionale. Tuttavia, nonostante i progressi significativi nella comprensione dei neuroni a specchio, molti aspetti di queste cellule neurali rimangono ancora oggetto di studio e dibattito. Ad esempio, non è ancora completamente chiaro come i neuroni a specchio codifichino le informazioni relative all'azione e come interagiscano con altri circuiti neurali. Inoltre, sono emerse alcune critiche riguardo all'estensione delle funzioni dei neuroni a specchio e alla loro presunta base biologica. Alcuni studiosi sostengono che i neuroni a specchio potrebbero non essere l'unico meccanismo coinvolto nell'empatia e nell'imitazione, ma piuttosto una parte di un sistema più ampio e complesso. Nonostante queste questioni aperte, la scoperta dei neuroni a specchio ha aperto nuove strade nella comprensione della mente umana e delle dinamiche sociali. La loro importanza nel campo delle neuroscienze è indiscutibile, e ulteriori ricerche saranno fondamentali per approfondire la nostra conoscenza su queste affascinanti cellule neurali.
I neuroni a specchio e l'empatia
La scoperta dei
neuroni a specchio, avvenuta negli anni '90 dal gruppo di ricerca dell'Università di Parma guidato da
Giacomo Rizzolatti, ha generato uno dei più grandi cambiamenti nel campo delle
neuroscienze. Questi neuroni sono stati inizialmente identificati negli
scimpanzé
e successivamente anche negli esseri umani. Si ritiene che i neuroni a specchio siano coinvolti nell'imitazione, nell'apprendimento sociale e nella comprensione delle intenzioni altrui. Secondo la teoria della simulazione, sviluppata anche da Edmund Husserl, l'empatia
è basata sulla capacità di comprendere e condividere gli stati mentali degli altri. I
neuroni a specchio sembrano fornire una base fisiologica per questa capacità, in quanto si attivano sia quando eseguiamo un'azione che quando osserviamo qualcun altro compierla. Questa attivazione ci consente di "sentire" o "condividere" l'esperienza dell'altro, facilitando così la reciprocità e l'immedesimazione. Nonostante gli indizi promettenti, la connessione tra i neuroni a specchio e l'empatia
non è ancora completamente compresa. Ci sono diverse questioni che richiedono ulteriori ricerche per approfondire questa relazione complessa e in particolare:
- Specificità della risposta neuronale. È ancora oggetto di dibattito se i neuroni a specchio siano specifici per determinate azioni o se siano più generalisti nella loro risposta. In altre parole, rispondono solo a comportamenti motori semplici o possono anche essere attivati da azioni complesse o esperienze emotive?
- Meccanismi di trasmissione. Come avviene la trasmissione delle informazioni tra i neuroni a specchio e le regioni coinvolte nell'elaborazione delle emozioni? Quali sono i processi neurali che consentono di passare dalla semplice percezione dell'azione altrui all'esperienza empatica?
- Esistono differenze individuali nella funzionalità dei neuroni a specchio? Alcune persone potrebbero avere una maggiore attivazione di questi neuroni rispetto ad altre, e ciò potrebbe influenzare la loro capacità di empatia?
- In che misura l'ambiente e la cultura influenzano lo sviluppo e il funzionamento dei neuroni a specchioe l'empatia? È possibile che fattori esterni, come l'educazione e le esperienze personali, modifichino la risposta dei neuroni a specchio e influenzino la capacità di empatia di un individuo?
- Disturbi dell'empatia. Alcune condizioni psicologiche, come l'autismo, sono caratterizzate da una compromessa capacità di empatia. Come i neuroni a specchio sono coinvolti in queste condizioni e quali meccanismi neurali sono responsabili delle difficoltà nel comprendere e condividere gli stati mentali degli altri?
Per rispondere a queste domande e approfondire la nostra comprensione dei neuroni a specchio e dell'empatia, sono necessarie ulteriori ricerche multidisciplinari che coinvolgano neuroscienziati, psicologi, sociologi e antropologi. L'utilizzo di tecniche avanzate di neuroimaging, come la risonanza magnetica funzionale, potrebbe fornire informazioni preziose sulle regioni cerebrali coinvolte nella risposta dei neuroni a specchio e nella generazione dell'empatia
In sintesi
I
neuroni a specchio
rappresentano una scoperta rivoluzionaria nel campo delle
neuroscienze. La loro capacità di "rispecchiare" le azioni eseguite o osservate offre nuove prospettive sulla comprensione dell'azione, del linguaggio, dell'empatia e delle dinamiche sociali. La ricerca sui neuroni a specchio ha implicazioni sia
scientifiche
che
terapeutiche, offrendo possibilità di trattamento per
disturbi neurologici e psichiatrici e migliorando la riabilitazione motoria. Nonostante le questioni ancora aperte, i neuroni a specchio continuano ad affascinare e a stimolare ulteriori ricerche per svelare i loro misteri e comprendere appieno il loro ruolo nel funzionamento del
cervello umano.
Dott.Igor Graziato
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
Bibliografia
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