Diresti a un tuo amico che si è rotto una gamba "dai su forza e coraggio fatti passare la frattura e rimettiti subito a correre?". Probabilmente no. Un problema psicologico è esattamente la stessa cosa di una malattia fisica. Non c'è nessuna differenza, il cervello quando entra in uno stato di ansia o di depressione si trova in uno stato patologico che può essere osservato anche grazie alle tecniche di neuroimaging. I problemi psicologici sono concreti e non si possono superare con la forza di volontà ma solo con la psicoterapia e, a volte, insieme a un supporto psicofarmacologico.
I disturbi psicologici sono molto diffusi in Italia ma purtroppo solo un numero limitato di persone riceve delle cure adeguate. Spesso il malessere psicologico viene sottostimato e in alcuni casi passano anni prima di ricevere una diagnosi adeguata. Inoltre esiste un vero e proprio stigma sociale rispetto alle problematiche psicologiche tale da generare un senso di vergogna nelle persone che ne soffrono. Questo comporta che sia difficile condividere il proprio stato emotivo con gli altri e si preferisca quindi cercare di nascondere tali problematiche. I social poi tendono a trasmettere un’immagine distorta del benessere psicologico che può amplificare il senso di disagio e di inadeguatezza nelle persone che stanno attraversando un momento difficile. Senza un adeguato trattamento di psicoterapia i disturbi emozionali non possono che peggiorare con il tempo.
Un problema psicologico non si supera con la volontà, non è un problema di “intelligenza” o di mancanza di capacità ma è una questione più profonda che coinvolge degli schemi inconsapevoli a cui la persona non può avere un accesso diretto. Inoltre ogni persona può andare incontro a un periodo difficile e complicato sul piano psicologico. Alcuni dei disturbi più diffusi riguardano l’ansia, l insonnia, gli attacchi di panico, le fobie, la depressione, i disturbi alimentari e in alcuni casi l’abuso di alcol o di sostanze che rappresentano per alcuni un tentativo di auto-terapia.
Proprio per le ragioni che ho esposto precedentemente una persona che sta attraversando un momento di crisi sul piano psicologico tende a lanciare dei segnali indiretti che è importante conoscere per poter intervenire tempestivamente e prevenire problemi più seri. Ad esempio una persona potrebbe iniziare a:
A volte questi cambiamenti sono repentini e accadono improvvisamente ma in genere si osservano delle variazioni graduali nel comportamento. In alcuni casi è semplice individuare una causa diretta del problema psicologico che può rappresentare una reazione rispetto a un life event negativo come un incidente, la perdita del lavoro, un lutto o la chiusura di una relazione. Mentre in altre situazioni è molto più difficile decifrare che cosa sta accadendo a una persona. Prova a fare mente locale e a ricordare se negli ultimi mesi hai osservato dei cambiamenti nel comportamento. Se hai il dubbio che qualcosa non stia andando per il verso giusto non aspettare, fai immediatamente presente la alla persona a cui vuoi bene magari collegandoti a un sintomo “fisico” particolarmente evidente e riconoscibile come ad esempio la sua difficoltà di dormire o la sua ansia persistente.
Se hai il sospetto che una persona a te cara stia vivendo una situazione di crisi psicologica il primo passo fondamentale è quello di dare il tuo aiuto attraverso l’ascolto. Prenditi uno spazio per parlare insieme ascoltando senza interrompere il partner, senza dare consigli affrettati, senza svalutare il problema e soprattutto senza giudicare. Cerca di mantenere la calma e ricordati che la cosa più importante in questa fase è il saper ascoltare. Il tuo obiettivo sarà quello di sostenerlo nella ricerca di un aiuto professionale da parte di uno psicologo-psicoterapeuta. Evita di esprimere una critica ma piuttosto cerca di far notare i comportamenti che ti stanno preoccupando. Ad esempio potresti partire dai problemi concreti come l’insonnia o la trascuratezza per motivarlo ad andare da uno specialista.
Una persona che soffre a livello psicologico potrebbe rifiutare un aiuto per diverse ragioni come ad esempio il timore di apparire poco coraggioso agli occhi degli altri, l’incapacità di comprendere la gravità dei sintomi, la presenza di un pregiudizio verso i trattamenti psicologici o per altre ragioni. In questo caso è meglio evitare di entrare in contrasto direttamente o di cercare di imporre le proprie ragioni ma piuttosto puoi far leva sui sintomi di carattere fisico che spesso accompagnano un disturbo psicologico. Una persona che soffre d’ansia o di depressione potrebbe avere dei problemi di sonno, dei dolori di carattere fisico, sperimentare delle sensazioni sgradevoli come la tachicardia, la sudorazione eccessiva o l’affanno. Questa tipologia di sintomi possono quindi rappresentare la via per convincere in modo assertivo la persona a fare almeno una visita iniziale dal medico di base.
La figura professionale più indicata per affrontare una crisi emotiva è uno psicologo che potrà aiutare la persona a inquadrare il suo disagio e a stabilire un percorso di terapia adeguato alle sue caratteristiche. Cercare un aiuto professionale è il miglior modo per affrontare questo tipo di problema, evita le cure “fai da te”, l’omeopatia o altri trattamenti alternativi che rischiano solo di far perdere del tempo prezioso al paziente e di peggiorare la situazione e il disturbo. Puoi spiegare alla persona a te cara che gli psicologi-psicoterapeuti hanno una formazione specifica e sono specializzati nel trattare questo tipo di disturbi. Gli psicologi, infatti, utilizzano delle strategie che sono state validate sul piano scientifico (Evidence Based) che vanno ben oltre il semplice ascolto e non si limitano a parlare con il paziente o a dare un consiglio. Gli psicologi possono aiutare i pazienti ad apprendere delle tecniche di rilassamento, delle strategie di coping per gestire lo stress e l’ansia e lavorano su obiettivi specifici. Il trattamento è in genere di breve durata e focalizzato a fornire al paziente un aiuto “concreto” rispetto alla problematica psicologica di cui soffre. Inoltre uno psicologo è autorizzato a somministrare dei test che consentono di inquadrare in modo più oggettivo la problematica. Invita la persona a confrontarsi anche con il suo medico di base per conoscere le risorse disponibili sul territorio. Ricordati che in molti casi le assicurazioni sanitarie prevedono anche il supporto psicologico e possono coprire la spesa nel privato.
La minaccia di un suicidio o di danneggiare qualcun altro sono elementi da prendere sempre in seria considerazione. Nel caso di una crisi acuta puoi rivolgerti direttamente a un Pronto Soccorso della tua zona dove troverai un supporto psichiatrico per le situazioni più urgenti e gravi. Se osservi dei cambiamenti repentini e temi il peggio non aspettare a intervenire. Parlare di suicidio è difficile per tutti noi ma affrontare l’argomento non spingerà la persona a fare un gesto estremo. Presta attenzione soprattutto quanto percepisci che un atto anticonservativo diventa l’unica soluzione ai problemi di quella persona. Se pensi che la situazione stia degenerando chiama immediatamente il 118.
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