La
paura del volo viene chiamata
aviofobia o
aerofobia
(dal latino aēr, aeris ovvero aria e dal greco -ϕοβία ovvero paura). La
fobia del volo è un disturbo d’ansia
molto diffuso tra la popolazione che genera una sofferenza significativa sul piano psicologico. Secondo l’APA (American Psychological Association) l’aviofobia è una
paura persistente e irrazionale di
viaggiare in aereo (o su un altro mezzo di trasporto come un elicottero). Essa viene classificata, nel
DSM-5, come una
fobia specifica
di tipo situazionale. L’aviofobia, infatti, può interferire in modo importante con la vita di qualsiasi individuo. Ad esempio, chi soffre di questo problema psicologico potrebbe rinunciare a diverse occasioni di svago ma anche limitare lo sviluppo della propria carriera lavorativa. Inoltre, l’ansia legata al volo può portare la persona fobica a consumare in modo eccessivo dell’alcool o altre sostanze per cercare di lenire la
tensione durante un volo. Se una
fobia non viene trattata in
psicoterapia
può alimentare una serie di disturbi psicologici che andranno ad interferire con la qualità della vita e in generale con la salute della persona. Infatti, la fobia del volo produce un
impatto negativo sul
benessere psicologico anche a livello sociale.
Sono numerose le ricerche che indicano come la
fobia del volo sia molto diffusa
tra la popolazione anche tra i
VIP. Le stime sono in realtà variabili si passa da un
2,5% fino ad oltre il 40%. Questa enorme differenza nei dati è spiegabile dalle modalità con cui viene condotta la ricerca. Le percentuali più basse fanno riferimento all’utilizzo dei criteri diagnostici e clinici mentre le
stime più elevate comprendono anche la paura di volare
in senso più allargato, in generale un
terzo della popolazione
sperimenta una componente ansiosa legata al volo ma solo una parte di questa
evita completamente di prendere un aereo.
La
terapia più innovativa
ed efficace è la
VRT
Virtual Reality Therapy
consente di superare il problema
senza l'utilizzo di
psicofarmaci. Questo modello di intervento ha fornito la base fondamentale per la
comprensione dell’eziologia dei disturbi d’ansia
e fornisce delle indicazioni basate sull’evidenza scientifica
per il trattamento di questa problematica psicologica. Le persone tendono a sopravvalutare, sul piano cognitivo, il reale pericolo fino a costruire dei veri e propri
scenari catastrofici. La
minaccia percepita,
attivando processi sia cognitivi che emozionali, influenza poi il comportamento che tende così a mantenere, attraverso dei processi di evitamento, la stessa fobia. La
letteratura scientifica
che abbiamo a disposizione ha messo in relazione l’ansia con i
comportamenti di evitamento, le convinzioni e l’elaborazione delle informazioni, le immagini mentali collegate alle situazioni pericolose, i ricordi relativi alla minaccia o ad esperienze negative e l’attenzione selettiva. Grazie alla psicoterapia, l'ipnosi basata sull'evidenza e il supporto della realtà virtuale
è possibile
superare la paura di volare. Quindi gli psicologi hanno oggi a disposizione anche un altro prezioso strumento: la
realtà virtuale. Il fatto di poter vivere l’esperienza dell’arrivo in aeroporto, del check-in e del volo (comprese le
turbolenze) in un ambiente virtuale consente al paziente di prendere confidenza con l’esperienza di volo in un contesto controllato e sicuro con l'obiettivo di
superare l'aviofiobia
(la
paura di volare). Inoltre attraverso uno specifico percorso sarà possibile aiutare la persona a superare la sua fobia lavorando sia sulla dimensione cognitiva che su quella emozionale. L’uso di tecniche di rilassamento e dell’ipnosi forniranno poi alla persona altri preziosi strumenti per gestire in modo efficace l’ansia in qualsiasi situazione. La realtà virtuale è uno strumento di supporto innovativo che, affiancato alla psicoterapia, consente di sostenere la persona nel suo percorso di cambiamento. Ormai abbiamo a disposizione una ricca
letteratura scientifica che dimostra l’efficacia della VTR
(Virtual Reality Therapy) per le fobie. La psicoterapia con il supporto della realtà virtuale consente di superare, ad esempio, la paura di volare, dell’altezza, dei ragni e del parlare in pubblico.
Non è vero che il tempo “guarisce ogni cosa”, infatti la fobia del volo, se non debitamente trattata,
tende solo a peggiorare giorno dopo giorno. In particolare questa deriva riguarda le
fobie che tendono a rinforzarsi
grazie ai comportamenti di evitamento. Un
tentativo maldestro di superare una fobia, imponendosi a forza di salire su un aereo, potrebbe
precludere per sempre la possibilità di volare
oppure spingere la persona a fare uso di sostanze o di alcool per gestire l’ansia. La psicoterapia, l’ipnosi evidence based e la realtà virtuale rappresentano la migliore soluzione per affrontare e superare queste problematiche psicologiche.
Dopo una fase di assessment psicologico, un inquadramento psicodiagnostico e stabilito la definizione di un progetto psicoterapeutico si può valutare l’utilizzo della realtà virtuale come previsto dal percorso SkyConfidence. In questo caso al tradizionale percorso di psicoterapia si inizia a introdurre l’esperienza “virtuale”. Il paziente a questo punto può sperimentare la sensazione di trovarsi a bordo di un aereo e imparare pian piano a prendere confidenza con il volo. È possibile simulare una turbolenza o portare “virtualmente” il paziente su un cornicione di un palazzo per superare la paura dell’altezza. Oltre la componente visiva anche quella uditiva aiuta a rendere realistica l’esperienza; infatti l’annuncio del comandante di allacciarsi le cinture e i suoni caratteristici di un aereo consentono di rendere immersiva l’esperienza.Ovviamente si procede per gradi sostenendo la persona a prendere confidenza, passo dopo passo, con il contesto e aiutandola nell’apprendere delle strategie efficaci per gestire l’ansia. L’esposizione virtuale, per il nostro cervello, è paragonabile all’esperienza vissuta nella realtà. Infatti i pazienti provano un vero e proprio stato di attivazione nelle condizioni simulate (ad es. tachicardia, sudorazione e un aumento della respirazione) e si assiste alla comparsa dei tipici pensieri “catastrofici”. Proprio per questa ragione è possibile, grazie alla psicoterapia e all’ipnosi, ridurre pian piano l’ansia e la paura esponendo la persona alla situazione ansiogena con la terapia virtuale. Durante questa esperienza immersiva, lo psicologo ha modo di vedere, in tempo reale, sullo schermo di un computer che cosa sta osservando il paziente e di aiutarlo così nell’affrontare le varie situazioni. Il vantaggio della realtà virtuale è enorme per il paziente dato che in questo modo è possibile, comodamente in studio, controllare le varie fasi della psicoterapia ed esporre il paziente in contesti complessi; inoltre un’esposizione con la realtà virtuale è più semplice da proporre al paziente permettendo così di ridurre i suoi comportamenti di evitamento e alimentando in lui anche una certa curiosità. Inoltre, un altro aspetto fondamentale è che la terapia virtuale produce un impatto “misurabile” e “osservabile” direttamente nel contesto reale.
La terapia con la realtà virtuale consente di affrontare diverse fobie come ad esempio: la paura dei ragni (aracnofobia), la paura dell'ascensore (paura che unisce l'acrofobia e la claustrofobia), il timore di parlare in pubblico, l'agorafobia e tante altre fobie specifiche. La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) ha subito un lungo processo di valutazione della sua efficacia clinica consentendo di validarne l’approccio sul piano scientifico grazie all'evidence based. È importante ricordare che un intervento secondo il modello CBT deve prevedere una serie di strategie terapeutiche che devono anche comprendere un programma di esposizione (reale o simulata). Un altro aspetto importante riguarda la necessità di ridurre la componente ansiosa durante un volo. Alcune persone potrebbero riuscire a prendere un aereo ma sperimentare, durante il viaggio, un elevato livello di disagio. Una tecnica efficace utilizzata dagli psicologi per aiutare le persone a superare la paura di volare è l'esposizione controllata ovvero esponendo gradualmente la persona all'oggetto o alla situazione che genera paura e angoscia. Nelle prime sessioni di psicoterapia, il paziente apprende le principali tecniche di gestione dell'ansia, come la respirazione profonda e viene aiutato a identificare e modificare i “pensieri irrazionali”, le sue “convinzioni”. Inoltre, si lavora sulla componente emozionale. Nelle sessioni successive il paziente apprende come affrontare la paura. Lo psicoterapeuta può anche accompagnare la persona in un volo reale aiutando il paziente ad applicare tutte le tecniche e strategie apprese ma oggi è possibile anche ricorrere alla realtà virtuale. Anche l’Ipnosi Evidence Based rappresenta un valido supporto nel trattamento di questa problematica.
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
Bibliografia
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