Il denaro sembra incrementare uno stato generale di benessere se viene speso in modo armonico rispetto alle proprie caratteristiche personali.
Il legame tra denaro e felicità è da sempre un tema controverso. La componente economica suscita reazioni diverse e la sua percezione è influenzata da diverse variabili, comprese quelle culturali. Le ricerche condotte negli ultimi decenni hanno quasi sempre evidenziato un legame debole tra il consumo e la felicità. Infatti secondo un nuovo studio, Time fo Happiness, pubblicato dalla rivista Harvard Business Review, sembra infatti confermare che, invece di spendere tempo nella ricerca di denaro, le persone che
trovano la felicità spendono soldi per guadagnare tempo. Ma una recente ricerca, condotta dagli psicologi dell’Università di Cambridge
(in collaborazione con un importante istituto bancario inglese) ha evidenziato un aspetto diverso e per certi versi interessante.
Il denaro sembra incrementare uno stato generale di benessere
se viene speso in modo armonico rispetto alle proprie caratteristiche personali. Lo studio ha analizzato oltre 76.000 transazioni bancarie che sono state confrontate con le risposte fornite da 625 soggetti a un questionario standard sulla personalità a cui era stato affiancato un altro strumento per valutare il livello di soddisfazione personale.
I risultati mostrano che le differenze individuali giocano un ruolo importante
nel definire e orientare la spesa influenzando di conseguenza il livello di soddisfazione personale. Non è tanto il potere di spesa a determinare la felicità
quanto la possibilità e la libertà di utilizzarlo per soddisfare i propri bisogni. Ad esempio le persone “estroverse” tendevano a trascorre più serate nei locali
e questo rappresentava un fattore di soddisfazione importante al netto della spesa totale. La possibilità e la capacità di armonizzare i consumi in base alle proprie caratteristiche sembra incrementare il senso generale di benessere molto di più della disponibilità economica generale. Tale dato sembra confermato anche da un successivo studio di follow-up. Il ben noto adagio che i soldi non fanno la felicità potrebbe essere da rivedere secondo questa nuova prospettiva.
Dott.Igor Graziato
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Riferimenti
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