La
legge dell’attrazione
è la ferrea convinzione che esista una “regola universale” per cui i
pensieri positivi
producono sempre e solo delle conseguenze piacevoli mentre quelli negativi esclusivamente degli effetti nefasti. Se è
verosimile che i pensieri, le emozioni e più in generale l’atteggiamento generino un
impatto diretto sul comportamento
umano determinando delle conseguenze positive o negative, è innegabile che una parte degli eventi siano del tutto casuali e al di fuori dal nostro controllo. La
legge dell’attrazione
rappresenta quindi
una semplificazione ingenua di alcuni principi di psicologia
ed è una sorta di
pseudo-scienza che può produrre un
impatto negativo a livello mentale. Per certi versi la
legge dell’attrazione
è una sorta di
religione new age che porta ad illudere le persone
che sia sufficiente pensare in modo positivo per ottenere magicamente un risultato nella propria vita ovviamente senza fare nessuno sforzo! Un approccio questo che rende le
persone passive,
in balia degli eventi e che quindi può generare un circolo vizioso a livello emozionale.
Malgrado sia divenuta popolare solo negli ultimi decenni, la legge dell’attrazione ha un’origine che si perde nel passato. Infatti nel lontano 1877 apparve per la prima volta l’espressione "Legge di Attrazione" in un libro scritto dall'occultista russa Helena Blavatsky con un riferimento di carattere parapsicologico. Il concetto fu sviluppato in seguito da Prentice Mulford che ne diede una valenza di carattere filosofico con un’influenza da parte del pensiero orientale realizzando così le basi per lo sviluppo di una visione esistenziale. La legge dell’attrazione è poi diventata una delle espressioni più utilizzate dal mondo della new age, dai vari guru e dai tanti coach che diffondono soluzioni facili per affrontare problematiche complesse alimentando così un florido mercato fatto di libri, corsi e consulenze e facendo perdere il reale significato di questo concetto. Si è così diffusa la convinzione che sia sufficiente focalizzare l’attenzione sui propri desideri per vederli magicamente realizzati.
Il principio psicologico della “profezia che si auto-avvera” può sembrare simile per certi versi alla “legge dell’attrazione”. Ma nella realtà le differenze sono sostanziali. La self fulfilling prophecy è un concetto che viene sviluppato nella psicologia sociale ed ha avuto diverse dimostrazioni sperimentali. Infatti le aspettative possono produrre degli effetti concreti come ad esempio l’effetto placebo. Un paziente se è fermamente convinto di ricevere un trattamento efficace tendenzialmente riuscirà ad ottenere dei benefici per la sua salute e su questo principio si basa, ad esempio, l’omeopatia. Inoltre se una persona ha un buon livello di autostima adotterà un atteggiamento più socievole e sarà in grado di costruire delle relazioni più soddisfacenti. In pratica le convinzioni personali incidono sia sulla visione del mondo che sulle potenzialità dell’individuo. Questi schemi sono in genere rigidi e tendono, nel bene e nel male, ad auto-alimentarsi dato che l’essere umano cerca sempre di confermare le proprie idee di sé e del mondo.
La profezia che si auto-avvera è una sorta di magia che però ha una spiegazione logica e scientifica. Proviamo a fare qualche esempio:
Marco è convinto di non riuscire a passare un esame universitario. Mentre studia la sua concentrazione è scarsa e la sua mente è costantemente attraversata dalla paura di fallire. Il livello di ansia è sempre più elevato, la notte dorme male ed è sempre più stanco e nervoso. Teme inoltre che il professore possa fargli delle domande complicate e magari proprio su quella parte dell’esame che ha difficoltà a comprendere a fondo. Marco arriverà all’esame in prenda ad una forte ansia e questo comporterà una minore capacità di ragionamento. Inoltre saranno proprio le sue paure a guidare il docente verso gli argomenti che voleva evitare.
Alessandra crede di non essere abbastanza competente nel suo lavoro, teme di sbagliare ed è convinta che prima o poi i suoi colleghi si renderanno conto dei suoi limiti e che verrà licenziata. Le sue convinzioni sono così radicate che ogni minimo errore rappresenta per lei la conferma della sua incapacità. Questi continui feedback negativi che lei stessa genera contribuiscono ad aumentare il livello d’ansia e a renderla sempre più triste e preoccupata. Alessandra inizia a comportarsi come se fosse destinata a perdere il posto di lavoro diventando sempre più distratta, imprecisa e demotivata.
Il Performance Psychology Coaching è un percorso progettato per sviluppare il tuo potenziale e per sostenerti nel raggiungimento dei tuoi obiettivi professionali e di business. Il percorso è basato su un approccio Evidence Based ovvero sostenuto dalla ricerca scientifica e dagli strumenti che oggi abbiamo a disposizione per promuovere il cambiamento attraverso un approccio probabilistico.
Le convinzioni, la visione del mondo e l’atteggiamento influenzano il comportamento e producono quindi un impatto concreto nella vita delle persone. Ma un conto è incrementare il livello di consapevolezza di uno schema disfunzionale e aiutare attraverso la psicoterapia a modificare le proprie convinzioni, altro è credere che sia sufficiente pensare positivo per ottenere dei risultati attraendo verso di sé un’ipotetica energia universale. La legge dell’attrazione propone una visione rigida e deterministica che non solo è poco credibile ma che può anche produrre un impatto negativo sulle persone promuovendo l’immobilismo proprio attraverso il meccanismo della “profezia che si auto-avvera”.
Molti coach e maestri di vita sostengono che la “legge dell’attrazione” si basi su una solida teoria scientifica, ma la realtà è ben diversa. Infatti siamo di fronte ad una banalizzazione di concetti filosofici e psicologici a cui si deve aggiungere una visione ingenua della fisica. I sostenitori della legge dell’attrazione parlano spesso del fatto che il pensiero produce determinate frequenze, che il “simile attrae il simile” e in molti casi si fa riferimento, in modo del tutto decontestualizzato, alla meccanica quantistica. Inoltre la “legge dell’attrazione” sostiene che sia sufficiente agire sul pensiero per ottenere dei risultati e consiglia di vivere come se si fossero già raggiunti gli obiettivi. In questo modo i vari guru consigliano di evitare di fare programmi, di definire delle scadenze e di lasciare che l’Universo manifesti ciò che si desidera. Siamo di fronte a una filosofia new age che stimola l’immobilismo, considera in modo negativo le sfide e che rischia semplicemente di produrre un circolo vizioso. Infatti la ricerca in campo psicologico e manageriale ha sempre evidenziato come sia fondamentale definire degli obiettivi e come questi possano agire in termini positivi sulla motivazione personale.
Wallace Wattles, uno dei sostenitori della “legge dell’attrazione” invita i suoi seguaci ad evitare di fare opere di beneficenza, a non affrontare il tema della povertà e a cercare di non farsi coinvolgere da questi problemi. Addirittura Rhonda Byrne afferma di tralasciare di guardare le persone con problemi di peso, di non parlare di malattie e di evitare le professioni di aiuto come quelle di medico o di psicologo dato che potrebbero attirare la “negatività”.
La legge dell’attrazione attribuisce la colpa di qualsiasi fallimento o malattia esclusivamente alle persone e quindi non esistono degli eventi casuali come gli attentati terroristici, i disastri naturali o le questioni genetiche. L’unico motivo per cui ti può capitare qualcosa di negativo è perché stavi pensando qualcosa di sbagliato. La vittima di una violenza o di un’aggressione è quindi colpevole perché ha pensato qualcosa di sbagliato. Lo stesso vale per le malattie come il tumore o la povertà. In pratica se la "legge dell'attrazione" non funziona è solo colpa tua!
La spiegazione è semplice, le persone tendono a pubblicare e condividere i propri successi piuttosto che i fallimenti. Coloro che seguono la visione magica della “legge dell’attrazione” costruiscono correlazioni illusorie orientate a confermare la bontà delle loro convinzioni. Così qualcuno crede veramente che basti pensare a qualcuno per incontrarlo o per ricevere una sua telefonata quando casualmente questo evento accadrà, magari dopo 1000 tentativi, crederà che la “legge dell’attrazione” funzioni realmente escludendo dal campione tutte le 999 volte che questo fenomeno non si è verificato.
In sintesi
La “legge dell’attrazione” tende ad estremizzare e semplificare alcuni concetti filosofici e psicologici generando un pericoloso mix di credenze pseudo scientifiche che possono influenzare negativamente lo stato psicologico di tante persone. Se vuoi ottenere un cambiamento, realizzare i tuoi progetti e migliorare il tuo stile di vita esistono percorsi seri e professionali basati su evidenze scientifiche e che possono aiutarti, in termini probabilistici e non deterministici, a vivere in modo soddisfacente. Infatti un conto è sviluppare un atteggiamento ottimista, positivo ed equilibrato altro credere ai principi della “legge dell’attrazione”.
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Membro dell'American Psychological Association
Bibliografia
Grazie per aver contattato lo Studio RPStrategy©. Ti risponderemo entro 24 ore.
Ci spiace ma c'è stato un errore imprevisto. Ti chiediamo la cortesia di riprovare oppure ti inviare un'email a info@rpstrategy.it
Inviando una richiesta si dichiara di aver letto il disclaimer sulla privacy e si autorizza lo studio RPStrategy© ad elaborare una risposta.
Rock Paper Scissors Strategy®
è un marchio registrato.
E’ vietata la riproduzione del marchio e dei contenuti, immagini e qualsiasi altra forma di comunicazione soggetta a copyright. N. Registrazione 0001536494 aprile 2013
RPStrategy®
Positive Strategy for Best Life
Studio di Psicologia RPStrategy®
del Dott.Igor Graziato
IT 08222720016
Sede legale:
Via Orazio Antinori 8
10128 Torino
RICEVO A TORINO
E ONLINE
Via Orazio Antinori, 8 10128 Torino
Tel. (+39) 347 1000224
PEC: igor.graziato@pec.it