Il termine aracnofobia deriva dall'insieme di due parole di origine greca ovvero ἀράχνη, aráchnē, ragno» e φόβος, phóbos, paura. Secondo l’APA (American Psychological Association) la “aracnofobia” è una paura irrazionale e persistente che alcune persone sperimentano verso i ragni. Alla vista dell’aracnide il soggetto prova un elevato livello di ansia, di angoscia e di disgusto tali da rendere impossibile il rimanere nelle vicinanze del ragno. Nel DSM-5 tale disturbo rientra nelle cosiddette fobie specifiche e questa difficoltà innesca delle reazioni emozionali e comportamentali piuttosto forti (ad es. la persona urla, scappa o non riesce ad entrare in una stanza).
In alcuni casi questa fobia può essere anche pericolosa, basti immaginare quanto una
reazione scomposta alla guida di un’automobile
possa anche provocare un grave incidente. Se da un lato è normale sperimentare un senso di fastidio e di disgusto verso alcuni insetti per il timore che questi possano nuocere alla salute in altri casi questa paura può essere così intesa da rendere impossibile il trascorrere una giornata in campagna o a contatto della natura. La
persona che soffre di aracnofobia può controllare in modo ossessivo
un bagno prima di utilizzarlo oppure verificare se sotto il letto ci sia un ragno prima di andare a dormire. Anche solo il pensiero di un aracnide può attivare delle reazioni comportamentali ed emozionali intense provocando anche un senso di fastidio sull’epidermide.
Se una fobia limita la qualità della vita di chi ne soffre e spinge la persona a rinunciare sia ad attività ludiche che professionali possiamo tranquillamente affermare che siamo di fronte a un problema che deve essere affrontato in psicoterapia e superato anche con l'ipnosi. Il trattamento non è complicato e per quanto la sensazione sia sgradevole è possibile superare questo problema. L’esposizione allo stimolo fobico viene effettuata seguendo un tipico protocollo di intervento evidence based che può garantire, nel giro di alcune sessioni di terapia, dei risultati concreti. Si può affrontare sia l’aracnofobia che altre paure legate agli insetti (ad esempio alle api) aiutando così la persona a vivere in modo più sereno e intenso la propria esistenza. E' possibile utilizzare anche la VTR (Virtual Reality Therapy) ovvero al Realtà Virtuale applicata attraverso specifici protocolli di psicoterapia.
Gli esperimenti condotti dagli psicologi hanno rilevato come coloro che vivono in città tendano a reagire in modo più rapido e intenso alla vista di un serpente o di un ragno piuttosto che ad altre potenziali minacce “moderne” (ad esempio un’aggressione con una pistola). La mente infatti sembra formare più rapidamente un’associazione di paura verso questi stimoli “naturali” piuttosto che quelli “cittadini”. Questo dato suggerisce che il rilevamento visivo rapido di uno stimolo potenzialmente pericoloso non è qualcosa che viene appreso ma potrebbe essere una predisposizione evolutiva. In realtà, solo lo 0,1% di tutte le specie di ragni è velenoso e quindi non esiste un serio pericolo per la propria incolumità. La sensibilità visiva nel rilevare un aracnide può però riflettere anche una paura appresa. Non si può quindi escludere che la genesi di questa fobia sia derivata da aver avuto un’esperienza negativa in età infantile o dal fatto di aver assistito a una reazione esagerata da parte di un adulto.
Secondo uno studio condotto dallo psicologo Wolfgang Miltner, (PhD, Università di Jena, Germania) l’aracnofobia è probabilmente al di fuori del controllo cosciente del soggetto. L’esperimento invitata i soggetti a premere un tasto quando vedevano un’immagine di un fungo sullo schermo di un computer e di ignorare la presenza di eventuali “ragni”. In una seconda condizione sperimentale gli psicologi hanno chiesto ai partecipanti all’esperimento di premere un tasto quando vedevano un ragno ma di ignorare le immagini dei funghi. I risultati ottenuti hanno mostrato come i
tempi di reazione dei soggetti fobici fossero più elevati, rispetto al gruppo dei non fobici, quando dovevano ignorare i ragni e più rapidi quando dovevano individuare un aracnide. Questi risultati evidenziano come i processi di attenzione delle persone con un elevato livello di paura dei ragni possono trovarsi al di fuori del controllo cosciente.
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
Bibliografia
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