La
fobia per le bambole
viene chiamata
pediofobia
e può coinvolgere sia bambini che adulti. I bambini quando giocano con una bambola o un peluche tendono ad animarlo simulando la voce e i movimenti per interagire con i coetanei e con gli adulti. In altri casi la reazione di fronte a questo giocattolo è completamente diversa e i genitori rimangono stupiti di fronte a
scene di pianto
e di disperazione da parte dei loro figli.
Esiste un particolare che caratterizza le
bambole, esse pur essendo
inanimate
riproducono le fattezze umane e quindi possono generare un effetto straniante sia nei bambini che negli adulti. La
fobia per le bambole
emerge in età infantile ma se non viene debitamente trattata può persistere fino all’età adulta. La fobia per le bambole rientra nella categoria dell’automonofobia
ovvero la
paura rivolta verso gli oggetti inanimati
che hanno tratti antropomorfi (ad es. burattini, figure di cera ma anche robot). Tutti elementi che in qualche modo emulano le fattezze o i
comportamenti umani
e per questa ragione possono essere percepiti come inquietanti.
La
paura per le bambole
è un tema narrativo che è stato ampiamente sfruttato nei film horror basti pensare alla classica saga di
Chucky la bambola assassina. La trama in genere è sempre la medesima ovvero un giocatolo che si anima diventando un essere senziente e pericoloso per l’essere umano. Questo aspetto della narrazione affonda le sue radici in alcune paure profonde e
radicate nell’essere umano. Inoltre una bambola è un
oggetto comune, presente potenzialmente in ogni casa e questo aspetto rende ancora più forte il senso di paura e angoscia.
La pediofobia rientra nelle
fobie specifiche
e si caratterizza per una
paura irrazionale e persistente per le bambole. Le fobie colpiscono moltissime persone, si stima infatti che
circa il 9% della popolazione soffra di questo disturbo che può avere diverse declinazioni (ad esempio la fobia dei ragni piuttosto che quella di parlare in pubblico). E’ importante sottolineare che solo uno
psicologo-psicoterapeuta
può inquadrare correttamente sul piano diagnostico il problema, proprio per questa ragione è necessario
evitare il “fai da te”
o l’utilizzo di “cura alternative”. La paura per le bambole può avere diverse origini e si può scatenare dopo un evento traumatico che ha un rapporto anche lontano con questo giocattolo, una narrazione inquietante o la visione di un
film horror.
Chucky la bambola assassina.
La paura per le bambole è un tema che è stato ampiamente sfruttato nei film horror.
L'effetto inquientante dei robot
Hiroshi Ishiguro ha realizzato un androide che riproduce le sue fattezze.
Una bambola è un oggetto comune.
Può essere presente potenzialmente in ogni casa e questo aspetto rende ancora più forte il senso di paura e angoscia.
Lo studioso di robotica
Masahiro Mori
ha coniato l’espressione “valle misteriosa” per identificare tutte quelle reazioni di paura che le persone sperimentano verso gli
oggetti inanimati
che mostrano caratteristiche simili all’uomo. I pupazzi, i manichini e i
robot
emulano delle caratteristiche umane e di conseguenza la prima reazione può essere positiva in quanto ciascuno di noi riconosce qualcosa di familiare. Ma quando osserviamo con più attenzione questi oggetti ci accorgiamo della
fissità dello sguardo, dell’assenza del respiro e più in generale della mancanza di qualcosa di umano. L’analisi di queste caratteristiche, che coinvolge sia la dimensione cognitiva che quella emozionale, può dar luogo a una sensazione perturbante e straniante definita “valle misteriosa”.
Se questi sintomi dovessero persistere per almeno sei mesi è possibile che si sia sviluppata una vera e propria fobia per le bambole.
Le fobie sono generalmente curabili attraverso la psicoterapia, la realtà virtuale e in alcuni casi l’ipnosi. Non è quasi mai necessario un trattamento psicofarmacologico. Esistono diversi protocolli di intervento mirati a risolvere questo problema. Si tratta di percorsi brevi ed Evidence based focalizzati per aiutare la persona a vincere la fobia di cui soffre.
Dott.Igor Graziato
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
Riferimenti
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