La nebbia è un fenomeno atmosferico che può avere conseguenze significative sulla guida e sulla sicurezza stradale. Quando si conduce un veicolo in queste condizioni, la percezione visiva viene ridotta drasticamente a causa della mancanza di contrasto e della luce diffusa presente nell'ambiente circostante. Questo rende difficile distinguere gli oggetti in movimento e stimare correttamente la distanza e la velocità. L’occhio umano si è adattato per funzionare meglio in condizioni di alta luminosità e alto contrasto. Tuttavia, quando ci troviamo nella nebbia, le cose sono diverse: il basso contrasto delle immagini fa sì che non riusciamo a distinguere bene gli oggetti dallo sfondo offuscato dalla nebbia stessa. Le aree periferiche del campo visivo forniscono delle informazioni preziose sulle zone laterali rispetto alla direzione dello spostamento dell'auto ma se ci troviamo ad affrontare delle condizioni meteo avverse lo stress visivo non fa che aumentare. Ciò significa che dobbiamo prestare particolare attenzione alle informazioni provenienti da queste aree. Tutto questo richiede una maggiore concentrazione ed elaborazione dei segnali visivi da parte del nostro cervello rispetto alle normali condizioni meteorologiche. In altre parole, il nostro cervello deve lavorare più duramente per interpretare i dati sensoriali ricevuti dai nostri occhi durante la guida nella nebbia. Guidare nella nebbia rappresenta una vera sfida perché richiede molta attenzione ed un enorme sforzo cognitivo da parte nostra.
Mentre guidiamo nella nebbia, il nostro cervello deve elaborare ed interpretare una grande quantità di stimoli visivi. Tuttavia, la foschia può influenzare la nostra percezione visiva e rendere difficile l'elaborazione delle informazioni da parte del cervello. Il Sistema Nervoso Centrale cerca di compensare la bassa visibilità aumentando l'attenzione alle aree periferiche del campo visivo, ma ciò può portare ad una diminuzione dell'attenzione sulle aree centrali dove si trova la fovea, ovvero l'area della retina responsabile della massima acuità visiva. A causa del basso contrasto nella nebbia, il cervello ha difficoltà nell'elaborazione delle informazioni relative alla distanza egocentrica degli oggetti. Questo perché i dettagli degli oggetti sono offuscati dalla diffusa opacità della nebbia che riduce le differenze tra le tonalità dei grigi. In condizioni ottimali il nostro occhio può distinguere facilmente due punti separati anche se poco distanti. Tuttavia questa capacità viene compromessa quando si guida nella nebbia poiché non c’è abbastanza contrasto per poter individuare gli oggetti o valutare con precisione le loro dimensioni e forme. È importante comprendere queste limitazioni cognitive durante la guida in condizioni meteorologiche avverse al fine di prevenire incidenti stradali causati da stime errate sulla velocità e sulla distanza degli altri veicoli sulla strada.
Quando guidiamo nella nebbia, possiamo sottostimare la velocità e la distanza degli altri veicoli sulla strada. Questo è il motivo per cui spesso si raccomanda di mantenere una maggiore distanza dal veicolo che ci precede rispetto a quanto faremmo in condizioni normali. Ci sono diverse ragioni alla base di questa percezione errata. Innanzitutto, l'occhio umano ha difficoltà a elaborare gli stimoli visivi quando c'è basso contrasto, come accade durante la nebbia. In queste condizioni, i dettagli vengono persi e le informazioni sulle dimensioni e sulla forma degli oggetti diventano meno precise. Mentre il cervello può utilizzare molte informazioni per valutare rapidamente la posizione e la velocità degli oggetti nell'ambiente circostante in condizioni normali, con la presenza della nebbia questi calcoli possono risultare molto più complessi da effettuare. Infine, le aree centrali del campo visivo (fovea) hanno una maggiore capacità di rilevamento dei dettagli ma coprono solo una piccola area del campo visivo; le aree periferiche invece hanno una minore capacità di rilevamento dei dettagli ma coprono una porzione maggiore del campo visivo.
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
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