Cambiare un comportamento consolidato richiede tempo, motivazione, energia e sforzo. Molte volte ci sentiamo bloccati nella nostra situazione attuale, anche se sappiamo che il cambiamento potrebbe migliorare la nostra vita. Ecco perché è così difficile. Uno dei motivi principali per cui resistiamo al cambiamento è l'omeostasi: il nostro sistema cerca di mantenere uno stato di equilibrio costante. Il cervello identifica gli schemi di comportamento consolidati come "sicuri" e resiste a qualsiasi cambiamento in quanto rappresenta una minaccia per questo equilibrio. Spesso siamo influenzati da vantaggi secondari inconsci legati al nostro schema disfunzionale di comportamento. Ad esempio, potremmo evitare le sfide per proteggerci dalla paura del fallimento oppure assumere un atteggiamento vittimista per cercare di ottenere (in modo disfunzionale) l’attenzione e l’affetto da parte degli altri. Il nostro passato ed educazione possono anche giocare un ruolo importante nel fatto che sia difficile cambiare. Infatti alcuni schemi disfunzionali sono così ben radicati nei nostri modelli cognitivi (inconsapevoli) fin dall'infanzia e ci sembrano normali o naturalmente giustificabili. Infine, il dialogo interno negativo può contribuire alla resistenza al cambiamento: ad esempio la voce critica interna nella nostra mente dice che non abbiamo abbastanza forza per farcela o suggerisce che falliremo. Ma c'è una buona notizia. Oggi è possibile promuovere un cambiamento grazie agli strumenti che abbiamo a disposizione grazie alla ricerca scientifica in psicologia.
Molte volte ci troviamo a pensare che la felicità dipenda dagli altri. Pensiamo che se solo il nostro partner, il nostro amico o un collega cambiasse di comportamento, tutto sarebbe migliore. Tuttavia, questa aspettativa è spesso destinata al fallimento poiché non possiamo controllare gli altri e influenzarne le loro azioni. Invece di concentrarsi sugli errori altrui, dovremmo investire tempo ed energia nel lavoro su noi stessi. È importante diventare consapevoli dei nostri schemi disfunzionali e delle relative emozioni che possono impedirci di vivere una vita piena. Lavorando su noi stessi, grazie alla psicologia, possiamo migliorarci anche nelle relazioni interpersonali: imparando a gestire meglio le nostre reazioni emotive siamo più propensi ad avere relazioni sane con gli altri. Ricorda sempre: non puoi cambiare gli altri ma puoi sicuramente lavorare sulle tue abilità personali per diventare una persona migliore!
Il cambiamento può portare a numerosi benefici nella nostra vita, sia a livello personale che professionale. Innanzitutto, affrontare nuove sfide e situazioni ci aiuta a sviluppare la resilienza e ad acquisire maggiore fiducia nelle nostre capacità aiutandoci ad uscire dalla nostra zona di comfort. Migliorare le nostre abitudini quotidiane contribuisce anche alla crescita personale. Quando riusciamo a cambiare un comportamento negativo in uno positivo, possiamo notare dei miglioramenti nel nostro benessere generale e nella qualità della vita. In ambito lavorativo, il cambiamento può stimolare l'innovazione e spingerci verso il successo. Adattarsi alle nuove tendenze del mercato o sviluppare nuove competenze ci rende più competitivi nel mondo del lavoro e apre la porta a opportunità di carriera gratificanti. Infine, il cambiamento è essenziale per mantenere vivaci le relazioni interpersonali. Ovviamente i benefici del cambiamento dipendono dalla natura dello stesso: non tutti i cambiamenti sono necessariamente positivi. Tuttavia, quando si tratta di modifiche volute per migliorare noi stessi o il contesto in cui viviamo, vale sicuramente la pena di impegnarsi, di affrontare e superare le inevitabili resistenze al cambiamento al fine di cogliere gli aspetti vantaggiosi delle trasformazioni che ne derivano.
Le barriere al cambiamento possono essere molteplici e variegate, sono legate alla nostra psicologia, ai meccanismi di difesa che mettiamo in atto e anche dall’ambiente relazionale in cui viviamo. Uno dei principali ostacoli è la resistenza al cambiamento, ovvero quella forza interna che ci spinge a mantenere lo status quo per evitare il disagio del dover affrontare l'ignoto. Il nostro cervello è programmato per garantire la nostra sopravvivenza e per questa ragione può mettere in atto dei comportamenti primordiali che non possono essere compresi sul piano razionale. Infatti trattandosi di schemi inconsci l’unica strada per promuovere un cambiamento concreto è quello di cercare un supporto psicologico professionale. In caso contrario la frustrazione emergerà rapidamente attivando un circolo vizioso negativo e potenzialmente depressivo. Smettere di fumare, riuscire a tenere un discorso in pubblico, prendere un aereo o dormire in modo equilibrato sono solo alcuni degli esempi di come il cambiamento richieda un percorso psicologico specifico dato che questi obiettivi sono spesso irrealizzabili in modo autonomo. Vediamo in sintesi i tipici ostacoli al cambiamento. Inoltre le persone di fronte al fallimento tendono naturalmente a insistere con lo schema disfunzionale invece che riconoscere gli errori e cambiare strategia. Un po’ come pretendere di abbattere un muro con i pugni. L’unico risultato sarà quello di farsi male alle mani o di procurarsi una grave frattura. Infatti invece di cambiare strategia (ovvero procurarsi un attrezzo adatto) l’essere umano impiegherà sempre più forza contro il muro ottenendo così dei risultati disastrosi. Solo grazie ad un percorso psicologico è possibile mettere a fuoco quanto l’origine dei nostri problemi sia all’interno della nostra mente e non dipenda dagli altri.
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
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