Se sono felice mi capiterà qualcosa di brutto.
La mente umana è complessa e spesso soggetta a vari bias cognitivi ed emotivi che influenzano la nostra percezione della realtà. Uno di questi bias riguarda la tendenza a correlare in modo illusorio la felicità con l'idea che qualcosa di grave o catastrofico possa accadere nel futuro prossimo. Questo fenomeno può essere considerato un comportamento irrazionale sul piano cognitivo ed emotivo, poiché non si basa su dati oggettivi o prove concrete, ma piuttosto su convinzioni distorte. In questo articolo affronteremo un meccanismo psicologico piuttosto diffuso.

Il timore di essere felici
Molte persone credono temono inconsciamente di essere felici perché hanno paura che qualcosa di negativo accada loro immediatamente dopo. Si tratta di un pensiero evidentemente distorto ma che spesso arriva in modo del tutto incontrollato ed automatico. Il pensiero catastrofico è un fenomeno psicologico che si manifesta quando una persona tende a sovrastimare la probabilità di eventi negativi e a prevedere conseguenze estreme, spesso irrazionali, basandosi su un singolo evento o su una piccola serie di esperienze negative. Questo tipo di pensiero può anche essere spiegato come una manifestazione del bias cognitivo della correlazione illusoria. Ad esempio la credenza che "se sono felice mi capiterà qualcosa di brutto" rappresenta un esempio di correlazione illusoria. Il cervello umano è un organo straordinario in grado di elaborare complesse informazioni e trarre conclusioni sulla base di esperienze passate. Tuttavia, a volte può essere ingannato e creare connessioni illusorie tra eventi o variabili che non hanno una reale correlazione. Questo fenomeno è noto come correlazione illusoria e rappresenta un bias cognitivo che influisce sul modo in cui percepiamo e interpretiamo il mondo che ci circonda. Vediamo qualche esempio:
- Un individuo che si rende conto di essere felice e automaticamente pensa che una disgrazia stia per accadere, come un incidente stradale o una malattia grave. Nonostante non ci sia alcuna ragione oggettiva per trarre questa conclusione, il pensiero catastrofico porta la persona a credere che la felicità sia un preludio a qualcosa di negativo.
- Una persona che ha avuto esperienze negative nel passato associate alla felicità, come ad esempio perdere il partner poco dopo essere stata felice, potrebbe generalizzare queste esperienze specifiche e creare una correlazione illusoria tra felicità e tragedia. Questo porta ad anticipare sempre il peggio anche quando non ci sono evidenze che lo supportino.
La
correlazione illusoria
rappresenta un bias cognitivo che influenza la nostra
percezione
del mondo e il nostro comportamento. La tendenza a cercare
connessioni significative anche quando non ci sono può portare a errori di giudizio, ansia e pregiudizi. Sul piano
emotivo, la correlazione illusoria può alimentare aspettative
irrealistiche
e
ansia. Se crediamo che ogni volta che siamo
felici qualcosa di negativo accadrà, potremmo evitare attivamente la felicità per paura delle conseguenze. Questo può limitare la nostra capacità di godere appieno dei momenti
positivi
e condizionare il nostro
benessere emotivo.
Come affrontare la correlazione illusoria
Mentre la correlazione illusoria è una tendenza cognitiva innata, possiamo imparare a riconoscerla e affrontarla in modo più razionale. Ecco alcune strategie che possono aiutare:
- Consapevolezza. Il primo passo per affrontare la correlazione illusoria è diventare consapevoli della sua esistenza e del suo impatto sul nostro pensiero e comportamento. Essere consapevoli dei nostri pregiudizi e della tendenza a cercare connessioni significative quando non ci sono può aiutarci a mettere in discussione queste associazioni illusorie.
- Pensiero critico. Sviluppare una mentalità critica è fondamentale per valutare le situazioni in modo obiettivo. Chiediamoci se ci sono prove concrete di una vera correlazione tra due variabili o se stiamo semplicemente cercando di trovare un significato dove non c'è.
- Raccogliere dati oggettivi. Quando si affronta la correlazione illusoria, è importante fare affidamento su dati oggettivi e basati sulla ricerca piuttosto che sulle convinzioni personali o anecdote. Consultare fonti affidabili e condurre studi scientifici può aiutare a ottenere una comprensione più accurata delle relazioni tra variabili.
- Apertura mentale. Sii aperto a diverse prospettive e prendi in considerazione tutti i fattori rilevanti prima di trarre conclusioni precipitose sulla base di correlazioni illusorie.
Ed infine è importante rivolgersi a uno
psicologo-psicoterapeuta. Quando si parla di correlazione illusoria, ci riferiamo a un
fenomeno psicologico che porta le persone a percepire erroneamente una
relazione tra due eventi, anche quando questa non esiste o è del tutto casuale. Questa illusione può avere
conseguenze negative
sulla nostra vita e condizionare pesantemente il nostro benessere psicologico. Il processo di correlazione illusoria è spesso
inconscio e si basa su una serie di meccanismi cognitivi
che tendono a cercare schemi e connessioni tra gli eventi. Questo può portarci a trarre delle
conclusioni affrettate e a sviluppare credenze infondate sulle nostre esperienze. Ad esempio, se ogni volta che siamo
felici
qualcosa di
brutto
accade, potremmo iniziare a credere che la nostra
felicità sia responsabile di questi eventi negativi. Questa convinzione può influenzare il nostro comportamento e il nostro stato emotivo, portandoci ad evitare situazioni che ci rendono felici per paura delle conseguenze negative. È importante sottolineare che la
correlazione illusoria
non è basata sulla realtà oggettiva, ma è un prodotto della nostra mente. Rivolgersi a uno
psicologo
può essere particolarmente utile per superare gli effetti negativi di questa illusione e riacquistare un benessere psicologico ottimale. Lo
psicologo
è un professionista specializzato nello studio e nella comprensione dei
processi mentali, delle
emozioni
e del
comportamento
umano. Grazie alla sua formazione e competenza, può aiutare a identificare e affrontare i
meccanismi psicologici
che stanno alla base della correlazione illusoria. Inoltre, lo
psicologo
può fornire strumenti e tecniche per sviluppare una maggiore
consapevolezza
delle proprie
convinzioni irrazionali e sostituirle con pensieri più razionali ed equilibrati. Attraverso la terapia psicologica, è possibile imparare a
gestire le emozioni legate alla correlazione illusoria, riconoscere quando questa si sta manifestando e adottare strategie per smettere di farsi influenzare da essa. È importante sottolineare che rivolgersi a uno psicologo
non significa avere "qualcosa di sbagliato" con sé stessi. Al contrario, è un atto di cura e di responsabilità verso la propria salute mentale. Tutti noi, a un certo punto della nostra vita, possiamo attraversare momenti di
difficoltà emotiva o confusione mentale, e cercare l'aiuto di uno psicologo può essere un passo importante per superarli e vivere una vita più appagante. In conclusione, se ti rendi conto di essere vittima della correlazione illusoria, è importante ricordare che si tratta di un processo inconscio che può condizionare negativamente la tua esistenza. Rivolgerti a uno
psicologo
può essere un passo fondamentale per affrontare questi effetti negativi, lavorare sulla consapevolezza di te stesso e acquisire strumenti per vivere una vita più equilibrata e soddisfacente. Non esitare a cercare supporto professionale, perché la tua salute mentale
è importante.
Dott.Igor Graziato
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
Bibliografia
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- Viken RJ, Treat TA, Bloom SL, McFall RM. Illusory correlation for body type and happiness: covariation bias and its relationship to eating disorder symptoms. Int J Eat Disord. 2005 Jul;38(1):65-72. doi: 10.1002/eat.20149. PMID: 15971243.
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