L’attacco di panico è un disturbo psicologico che coinvolge tra l’1,5% ed il 3,5% della popolazione europea e le donne hanno il doppio delle probabilità di sperimentare questa difficoltà emozionale (questa prevalenza tende a diminuire dopo i 60 anni di età). Il disturbo normalmente insorge durante l’adolescenza o all’inizio dell’età adulta e può presentarsi in alcuni momenti specifici della vita come ad esempio prima o dopo la laurea, quando ci si sposa o nel caso di un divorzio, quando arriva un figlio o si è in procinto di cambiare lavoro. La presenza di qualche fragilità genetica, a cui si sommano delle specifiche condizioni legate al contesto familiare e relazionale, possono essere i classici fattori che facilitano l’insorgenza di questa patologia . Infatti, se un membro della tua famiglia ha già sofferto in passato dello stesso disturbo, esiste una probabilità più alta che anche tu possa sperimentare la medesima difficoltà psicologica.
Non è facile ricevere una diagnosi precoce di un disturbo psicologico!
Purtroppo alcuni disturbi di carattere psicologico non vengono correttamente diagnosticati e se questo accade la persona, che non riceve un corretto trattamento di psicoterapia, trascina per anni un problema oggi affrontabile e superabile. Se hai sviluppato una paura persistente di avere un attacco di panico e hai già sperimentato, diverse volte, questo disturbo è necessario approfondire la questione con uno psicoterapeuta . Nel caso la persona sperimenti ripetuti attacchi di panico è probabile che ci troviamo di fronte al cosiddetto "Disturbo di Panico".
In genere si presenta come
un’improvvisa ed intesa
paura che travolge la persona
senza uno specifico preavviso e senza un’apparente ragione o senza una causa specifica. È una sensazione sgradevole i cui sintomi sono in genere percepiti come drammatici, preoccupanti e importanti. Generalmente i sintomi di un attacco di panico includono:
Oltre a questi sintomi l’attacco di panico è caratterizzato dalle seguenti condizioni:
Rivolgiti ad uno psicologo-psicoterapeuta
Ricordati che per inquadrare la tua difficoltà emozionale è necessario
rivolgerti a uno specialista
al fine di ottenere non solo una diagnosi corretta ma anche un trattamento terapeutico efficace. Mi raccomando rivolgiti solo a psicologi e psicoterapeuti regolarmente abilitati all’esercizio delle professione.
Un attacco di panico, per quanto sia un’esperienza spiacevole e terribile sul piano soggettivo non è un evento pericoloso per la salute in senso assoluto. Può però essere associato ad altri disturbi (anche di carattere medico) e comportare nel tempo l’insorgere di alcune complicazioni importanti. Se non viene trattato con la dovuta cura e attenzione può far emergere delle fobie specifiche, uno stato depressivo ed eventuali altre difficoltà emozionali che possono favorire l’uso e l’abuso di sostanze come alcool, con finalità “auto-terapeutiche” e che quindi possono dare luogo a un pericoloso circolo vizioso per la salute.
Gli effetti di un attacco di panico possono essere in un primo momento lievi, ma non devono mai essere sottovalutati!
C’è infatti la concreta possibilità che possano tradursi nel breve e medio periodo in una difficoltà grave al punto da rendere impossibile un’esistenza serena. Uno degli elementi che deve allertare la persona è l’emergere della cosiddetta “paura anticipatoria” (paura della paura) che porta l’individuo a cercare di evitare situazioni, o luoghi, che crede possano portare all’insorgere di un altro attacco di panico.
Se il disturbo di panico non viene trattato nel modo corretto la persona può, ad esempio, sviluppare una fobia specifica. La ragione è piuttosto semplice dato che l’individuo ha sviluppato un serio problema d’ansia inizia ad evitare situazioni o contesti specifici nel tentativo di proteggersi. Si tratta del cosiddetto “evitamento situazionale” che a lungo andare può cristallizzarsi come un vero e proprio comportamento disfunzionale che tende a limitare sempre di più la libertà della persona e ad incrementare il suo livello di sofferenza generale. Ad esempio, se la prima volta l’attacco di panico si presenta alla guida del tuo veicolo , potresti iniziare a evitare di prendere l’auto o cercare costantemente la presenza di qualcuno al tuo fianco limitando così sempre di più la tua libertà personale.
Negli scenari peggiori, le persone con
disturbo di panico sviluppano l'agorafobia (la paura degli spazi aperti) perché credono che rimanendo protetti all’interno delle quattro mura, possono così evitare tutte le situazioni sgradevoli, pericolose o quelle dove potrebbero non essere in grado di ottenere aiuto. La
paura di un attacco di panico è così debilitante che alcuni preferiscono trascorrere la vita rinchiusi nelle proprie case o accontentarsi di relazioni poco gratificanti. Anche se la persona non sviluppa un quadro psicopatologico così importante, la qualità della vita può essere gravemente compromessa da un disturbo di panico non trattato nel modo adeguato.
Le persone che soffrono di un disturbo di panico:
Una persona che soffre di attacchi di panico potrebbe rinunciare ad un’opportunità lavorativa gratificante sul piano economico solo perché deve spostarsi e perché teme di stare male una volta lontano da casa.
Potrebbe temere una promozione, cercare la presenza costante di persone “rassicuranti”, non essere più indipendente alla guida del proprio veicolo, non essere in grado di entrare in un centro commerciale da solo. In generale qualsiasi disturbo psicologico può
generare ricadute importanti che coinvolgono direttamente, o indirettamente, la dimensione economica
oltre alla qualità della vita peggiorando quindi le possibilità di ottenere una carriera soddisfacente. Una situazione del genere può essere oggi evitata dato che questo, come altri disturbi, possono essere trattati con efficacia e chi ne soffre può condurre una vita ricca di soddisfazioni.
Assolutamente sì! A patto di ricevere una corretta diagnosi e un adeguato trattamento da parte di uno psicoterapeuta esperto. La maggior parte dei pazienti che hanno completato un percorso di terapia possono riprendere un’esistenza serena e soddisfacente. Anche l'ipnosi (associata alla psicoterapia) è un valido strumento per guarire dagli attacchi di panico. E’ ovviamente possibile che, in alcuni casi, compaiano nuovamente dei sintomi come l’evitamento o l’ansia ma questi possono essere trattati nuovamente attraverso un breve percorso di psicoterapia. In generale quindi una volta che è stato diagnosticato e trattato efficacemente, questo tipo di disturbo non comporta ulteriori problemi.
Potrebbe esistere una predisposizione genetica legata ai disturbi d’ansia anche se, in genere, il contesto relazionale e familiare può favorire o meno l’insorgere del disturbo. Alcuni studi realizzati sui gemelli sembrano confermare la presenza di una componente genetica. La componente genetica e la dimensione psicologica tende poi a confondersi una volta che il disturbo si èstrutturato nella persona. In altri casi una scorretta lettura di alcuni sintomi fisici può dare luogo ad un circolo vizioso . Ad esempio una persona che sente una lieve accelerazione cardiaca dovuta semplicemente al consumo di caffè, a un po’ di esercizio fisico o all’uso di un determinato farmaco potrebbe interpretare erroneamente questi segnali “fisici” come un sintomo legato all’ansia attivando un’ulteriore attivazione che può dar luogo all’insorgere di un “attacco di panico”. Mentre in altri casi l’attacco di panico insorge per questioni “organiche”. Una delle condizioni più frustranti da affrontare per una persona che è soggetta a questo tipo di disturbo è quella legata alla difficoltà di discriminare e isolare i diversi trigger di un attacco di panico.
Si può guarire dagli attacchi di panico. Per prima cosa è fondamentale ricevere una corretta diagnosi e un adeguato trattamento da parte di uno psicoterapeuta esperto. La maggior parte dei pazienti che hanno completato un percorso di terapia possono riprendere un’esistenza serena e soddisfacente.
E' probabile che esista una predisposizione genetica legata ai disturbi d’ansia e agli attacchi di panico. Ma è importante sottolineare che il contesto familiare può favorire o meno l’insorgere di un disturbo psicologico. Alcuni studi realizzati sui gemelli sembrano confermare la presenza di una componente genetica ma la componente genetica e la dimensione psicologica tendono poi a confondersi una volta che il disturbo di panico si è cristallizzato nel paziente.
La maggior parte delle ricercheLa ricerca scientifica ha evidenziato come la psicoterapia, l'ipnosi e in alcuni casi specifici il trattamento psicofarmacologico, consentano di superare, nella quasi totalità dei casi, gli attacchi di panico. che sono state condotte in questo ambito concordano sul fatto che la psicoterapia, l'ipnosi e in alcuni casi specifici la possibilità di associare un trattamento psicofarmacologico, consentono di superare nella quasi totalità dei casi la condizione di disagio e di sostenere la persona in un percorso di cambiamento definitivo.
La maggior parte delle ricerche che sono state condotte in questo ambito concordano sul fatto che la
psicoterapia, l'ipnosi
e in alcuni casi specifici la possibilità di associare un trattamento psicofarmacologico, consentono di superare nella quasi totalità dei casi la condizione di disagio e di sostenere la persona in un percorso di cambiamento definitivo. Dopo aver inquadrato correttamente a
livello diagnostico
attraverso un assessment psicologico le caratteristiche specifiche del disturbo si può impostare il percorso di psicoterapia. La prima parte della
psicoterapia è dedicata generalmente nel
fornire informazioni specifiche relative al disturbo
. Al paziente vengono spiegati i meccanismi di funzionamento a livello
psicologico e celebrale dell’ansia, vengono fornite indicazioni di carattere epidemiologico e spiegate nel dettaglio le caratteristiche del disturbo. Molte persone sono
spaventate dall’idea di poter “impazzire” o di “morire di infarto”
e proprio grazie alla
“ristrutturazione cognitiva”
il paziente viene aiutato dal professionista a modificare i pensieri disfunzionali con altri più aderenti alla realtà.
In seguito la terapia sostiene il
paziente nell’identificare in modo autonomo i potenziali fattori che danno luogo all’attacco di panico
anche con una serie di compiti a casa (home work) e tenendo uno specifico diario, tutti strumenti che consentono di sviluppare una rinnovata consapevolezza del proprio funzionamento psicologico.Il trigger può variare in modo significativo, da caso a caso, potrebbe trattarsi di un pensiero, di una situazione o anche solo di una piccola variazione del battito cardiaco. Una volta
compresi gli schemi disfunzionali inconsapevoli
che sono alla base dell’attivazione del fenomeno la persona è in grado di gestire in modo autonomo la difficoltà di carattere emozionale.
Per quanto concerne gli interventi di tipo comportamentale vengono utilizzate alcune strategie come “l’ esposizione enterocettiva ” (simile alla cosiddetta “
desensibilizzazione sistematica
" utilizzata nel trattamento delle fobie specifiche). Il trattamento si concentra nell’esporre il soggetto alle reali sensazioni fisiche che normalmente emergono durante un attacco di panico. L'esposizione enterocettiva
può aiutare la persona a sperimentare, in un contesto protetto e sotto la guida del terapeuta, i
sintomi di un attacco di panico
(come ad esempio il battito cardiaco elevato, le vampate di calore, la sudorazione). Questo intervento controllato consente di sviluppare nel paziente una consapevolezza specifica del
meccanismo di funzionamento dell’attacco di panico.
Ricordati come qualsiasi altro disturbo che coinvolge la sfera psicologica
evita di fare un’autodiagnosi
ma rivolgiti esclusivamente a uno psicologo e psicoterapeuta certificato ed abilitato all’esercizio della professione.
Dott.Igor Graziato
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
Riferimenti scientifici sul disturbo di panico
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