L'ayahuasca è un decotto ottenuto dalla corteccia della vite Banisteriopsis caapi (che contiene alcaloidi beta-carbolinici) e dalle foglie della Psychotria viridis (che presenta un'allucinogeno N,N-dimetiltriptamina, DMT). Questo preparato veniva utilizzato, in passato, dagli sciamani indigeni in Sud America per cercare di comunicare con gli spiriti, all’interno di rituali di guarigione e religiosi. L'ayahuasca (il cui nome significa letteralmente “le vite degli antenati) viene utilizzata ancora oggi all’interno della medicina popolare e diverse chiese brasiliane la utilizzano per favorire un’esperienza spirituale. Anche in Italia l’uso di questa sostanza psicoattiva si è diffuso non solo per questioni “spirituali”, ma anche per scopi ricreativi. Un primo grave problema è il tipico processo con cui l’occidente estrapola delle pratiche che hanno delle profonde radici all’interno di una specifica cornice simbolica e culturale cercando di inserirle all’interno di un altro contesto. Un altro aspetto rilevante da prendere in considerazione è che l’ayahuasca è una sostanza psicoattiva e quindi una vera e propria droga che può produrre effetti collaterali ed avversi anche severi e fatali. Infatti molte persone considerano l’ ayahuasca come una sorta di prodotto “naturale” dimenticando che diversi prodotti a base di erbe possono produrre effetti tossici, allucinogeni e provocare anche la morte.
Una ricerca condotta dall’Università di Melbourne ha analizzato gli effetti avversi dell’ayahuasca individuando come circa il 70% delle persone che hanno provato questo decotto sia in seguito andato incontro a problemi di salute fisica, mentre ben il 55% ha avuto effetti avversi a livello psicologico. Circa il 2/3% ha persino dovuto ricorrere a cure mediche. Inoltre, c’è un alto tasso di effetti collaterali generati dall’uso di una droga psicoattiva a base vegetale come l’ayahuasca considerando come questo decotto spesso sia preparato senza cognizione di causa e senza un controllo dal punto di vista medico e psicologico. Infatti è noto come l’uso di sostanze psicotrope possa generare dei danni cerebrali e far emergere dei disturbi mentali anche di grave entità e che richiedono trattamenti psicofarmacologici e psicoterapici. Il Ministero della Salute, attraverso un decreto ministeriale del 23 febbraio 2022, ha inserito l’ayahuasca nella tabella I delle sostanze stupefacenti presenti nel Testo Unico sulle droghe. In questa classificazione rientrano finalmente sia la Banisteriopsis caapi che la Psychotria viridis.
L’ayahuasca viene consumata sotto forma di una bevanda simile a un tè e dopo circa 30 minuti iniziano i primi effetti sul Sistema Nervoso Centrale. Le allucinazioni prendono una forma generalmente di tipo spirituale, ma possono evolvere anche in modo drammatico. Infatti l’ayahuasca influenza alcune aree del cervello modificandone la sua attività. Gli effetti avversi tipici riguardano la nausea, il vomito, i dolori addominali e il mal di testa mentre dal punto di vista psicologico emergono le allucinazioni visive ed auditive, la sensazione di dissociazione e di profonda solitudine, pensieri inquietanti e stranianti e la comparsa di incubi. Al momento non esistono prove o evidenze solide sui benefici psicologici di questo trattamento che comunque andrebbe armonizzato con la dimensione culturale dell'utilizzatore.
Come tutte le pratiche che prevedono l’uso di una sostanza psicoattiva sarebbe opportuna un’analisi scientifica come avviene per i farmaci. Questo tipo di approccio non è possibile proprio per il contesto in cui viene utilizzata l’ayahuasca e di conseguenza gli effetti avversi possono essere variabili e imprevedibili. Inoltre chi si sottopone a questo trattamento potrebbe avere delle difficoltà sia psicologiche che mediche tali da generare dei danni severi. Non si possono escludere l'insorgenza di episodi psicotici transitori o l'innesco di qualche altro disturbo psichiatrico. L’idea ingenua che la medicina tradizionale possa mettere a disposizioni dei trattamenti miracolosi fa parte di una deriva culturale che, in particolare in Italia, ha preso pericolosamente piede.
In sintesi:
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
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