La paura di andare dal dentista è una preoccupazione piuttosto diffusa, si tratta di un disturbo psicologico che rientra nelle fobie specifiche. Questo problema psicologico viene chiamato odontofobia e genera dei problemi sia di carattere psicologico che fisico. Ovviamente non è mai divertente recarsi dal dentista ma per una persona che soffre di questa fobia l’ansia, la paura e l’angoscia possono arrivare a un livello tale da evitare una visita odontoiatrica. Ne consegue che il paziente evita di effettuare dei controlli e cerca di ritardare il più possibile una visita dal dentista anche quando soffre di un dolore specifico. Come per tutte le fobie specifiche anche l’odontofobia non è legata ad una questione di coraggio, di volontà o di razionalità ma si tratta di un problema che coinvolge i meccanismi inconsci e profondi del paziente. Per questa ragione tutti i tentativi di auto-terapia messi in atto dal paziente non fanno che incrementare la risposta fobica, l’ansia, l’angoscia e la paura compromettendo sempre di più la qualità della vita. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto l’odontobofia come una problematica di interesse clinico.
L’odontofobia è piuttosto diffusa si stima, infatti, che circa il 35% della popolazione tema le cure dentistiche mentre circa il 10% ha sviluppato una vera e propria fobia. Tantissime persone, infatti, vivono questo tipo di esperienza in modo angosciante e in alcuni casi cercano in tutti i modi di non sottoporsi a dei trattamenti in uno studio dentistico.
Esiste una grande variabilità di preoccupazioni che possono emergere in un paziente che soffre della fobia del dentista, in particolare ricordiamo queste:
Inoltre è importante ricordare che una fobia specifica è il prodotto di un sistema inconscio di sopravvivenza che porta l’essere umano ad associare rapidamente una sensazione negativa con un comportamento di evitamento. Il nostro cervello è praticamente lo stesso da migliaia e migliaia di anni e la parte più primitiva di esso è programmata per proteggerci dai pericoli. Infatti, la paura è un prezioso alleato che ci permette di evitare dei rischi ma in alcuni casi, a causa di una serie di fattori che approfondiremo in seguito, questo meccanismo si disregola producendo l’insorgere del disturbo psicologico. È altresì importante sapere che il paziente che soffre di questo problema può approfondire le cause del suo disturbo andando da uno psicologo-psicoterapeuta al fine di individuare meglio le caratteristiche della fobia attraverso una diagnosi ed impostare così un percorso di terapia adeguato.
Come in tutti i disturbi psicologici anche nel caso dell’odontofobia è possibile individuare alcuni fattori che sono alla base dell’eziopatogenesi della fobia specifica e in particolare:
Fattori genetici: esiste una familiarità legata ai disturbi d’ansia a livello genetico e questi si possono attivare in alcune condizioni specifiche. Infatti il rischio di sviluppare una fobia specifica aumenta sensibilmente se un genitore o un familiare soffre di questo problema.
Quali sono i fattori che possono scatenare una reazione fobica?
È importante mettere a fuoco i fattori che possono stimolare una reazione fobica nel paziente. In psicologia questi stimoli vengono definiti trigger e nel caso dell’odontofobia possiamo individuare alcune cause tipiche scatenanti tra cui:
Come per tutte le fobie specifiche anche in questo caso possiamo individuare sia dei sintomi psicologici che fisici ovvero:
A questi sintomi di carattere fisico si associano tutta una serie di altri pensieri, emozioni e comportamenti come ad esempio:
Come tutte le fobie specifiche anche l’odontofobia può generare una serie di problematiche importanti ma in questo caso le ricadute per la salute fisica possono essere particolarmente severe. In particolare si osserva un inevitabile aumento delle carie, delle malattie paradontali (che coinvolgono le gengive), delle infezioni anche gravi, dell’insorgere di problemi cardiaci e anche la presenza di un maggiore rischio per le infezioni respiratorie.
Per prima cosa è fondamentale evitare il “fai da te” e l’autodiagnosi dato che il rischio è quello di commettere degli errori grossolani e peggiorare così la situazione generale. Inoltre sono da evitare i prodotti omeopatici o altri trattamenti alternativi, in quanto non solo completamente inutili ma anche pericolosi, perché rischiano di far perdere del tempo prezioso. È importante ricordare che le fobie specifiche con il tempo non fanno che peggiorare sempre di più; ecco perché per ottenere una diagnosi precisa è fondamentale rivolgersi a uno psicologo-psicoterapeuta in grado di aiutarti a inquadrare le caratteristiche del disturbo e soprattutto a consigliarti il percorso di cura più adeguato.
Le fobie specifiche tendono a insorgere in età infantile, ma spesso sia i genitori che gli adulti sottovalutano la portata di questo problema. L’illusione, infatti, è che il disturbo possa migliorare con il tempo cosa che accade assai raramente e solo in alcuni casi. Ad esempio, la paura del buio può ridursi con la crescita ma spesso le fobie specifiche non fanno che peggiorare rendendo la vita sempre più difficile e complicata. Inoltre un bambino può sperimentare una paura così elevata da rendere complicata la sua vita al pari di un qualsiasi altro disturbo di carattere fisico. Quindi tutti i consigli e le rassicurazioni che vengono date in questo caso rischiano di peggiorare il quadro psicologico. Sarebbe come cercare di curare la febbre alta con dei consigli o con delle parole. Infatti una fobia specifica non è legata ad una questione di volontà, di coraggio o di intelligenza dal momento che il meccanismo alla base è molto più profondo.
La fobia del dentista, quindi, può sconvolgere la vita di tuo figlio, rendere la sua esistenza complessa e far emergere una serie di altri problemi psicologici. Dunque è importante intervenire in tempo con gli strumenti adeguati in modo da evitare che sviluppi delle fobie che possono influenzare negativamente non solo l’adolescenza, ma persino la vita da adulto. Infatti tuo figlio poi potrebbe avere una grossa difficoltà nel verbalizzare con te il suo disagio psicologico e tenersi tutto dentro. Se noti che il bambino o la bambina appaiono silenziosi, preoccupati o si intravedono dei sintomi tipici della odontofobia, è importante che tu ti rivolga immediatamente ad uno psicologo-psicoterapeuta.
Oggi abbiamo a disposizione una serie di protocolli di intervento validati sul piano scientifico che consentono di superare la paura del dentista e anche le altre fobie specifiche. Il trattamento è in genere di breve durata (10 sessioni) e utilizza la psicoterapia, l’ipnosi e in alcuni casi la VRT (Virtual Reality Therapy) ovvero la terapia con la realtà virtuale. Questa metodologia è una delle più avanzate al mondo sia per il trattamento dell’ansia che per le fobie specifiche. Infatti grazie alle tecniche di esposizione è possibile abituare in modo progressivo il paziente al contesto di uno studio medico aiutandolo ad elaborare una risposta sia cognitiva che emozionale più equilibrata. Il trattamento deve essere effettuato da uno psicologo-psicoterapeuta debitamente formato e non prevede l’uso di psicofarmaci. Le modificazioni cerebrali che avvengono grazie alla psicoterapia e che si basano sulla plasticità del cervello garantiscono un risultato probabilistico osservabile e concreto. Infatti grazie alla psicoterapia le persone possono superare le fobie specifiche, ridurre i sintomi ed apprendere come gestire in modo più efficace l’ansia e lo stress.
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
Bibliografia
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