L’attore americano Brad Pitt soffre di prosopagnosia, un deficit cognitivo e percettivo il cui sintomo principale è rappresentato dall’incapacità di riconoscere i volti. Nei casi più gravi la persona che soffre di questo disturbo arriva a non riconoscere i volti dei familiari, degli amici stretti e persino del partner. Il termine medico prosopagnosia deriva dall’unione di due termini di origine greca ovvero prosopon (πρόσωπον) che significa volto e agnosia (αγνωσία) il cui significato letterale è non conoscere. Questo disturbo produce delle ricadute a livello psicologico poiché chi soffre di prosopagnosia può andare incontro a problemi relazionali e sociali che possono produrre ansia, depressione e lo sviluppo di una fobia sociale. Inoltre, questo disturbo rende anche complicato seguire un film soprattutto quando sono presenti diversi attori dato che la prosopagnosia rende difficile (e alle volte impossibile) riconoscere i volti persino degli attori famosi. La prosopagnosia è un problema di riconoscimento dei volti e non riguarda la memoria o altre difficoltà di apprendimento. Esistono due tipologie principali di questo disturbo neurologico:
Al momento attuale non esiste un trattamento specifico per superare la prosopagnosia. Il paziente che soffre di questo disturbo può compensare questo problema con alcune strategie come il riuscire a riconoscere le persone dalla voce, dall’acconciatura e/o dal modo di vestire. In genere la prosopagnosia emerge quando il paziente incontra un soggetto al di fuori del suo contesto abituale (ad esempio fuori dal luogo di lavoro o al di fuori dell’abitazione). La prosopagnosia può anche interferire con il riconoscimento delle varie espressioni emotive del viso, può rendere complicata la stima dell’età di una persona, può generare problemi persino nel riconoscere il proprio volto ed interferire con il riconoscimento di un contesto anche se familiare.
Quanto è diffusa la prosopagnosia?
La prosopagnosia è una condizione clinica che potrebbe colpire circa il 2,5% della popolazione anche se questo dato è sicuramente sottostimato. Infatti è difficile arrivare ad una diagnosi soprattutto nelle forme meno severe. La persona che soffre di prosopagnosia viene considerata distratta, poco attenta agli altri e in alcuni casi poco educata. In genere il paziente che soffre di questo disturbo neurologico crede di essere solo poco fisionomista, di avere problemi di attenzione o di memoria. Il fatto di non salutare qualcuno che si conosce implica, nella visione ingenua e popolare, un atto volontario e raramente si collega questo comportamento a un vero e proprio problema (a meno che uno non sia un medico o uno psicologo).
Brad Pitt un classico esempio di diagnosi tardiva di prosopagnosia
Brad Pitt ha rilasciato diverse interviste in cui afferma di soffrire di prosopagnosia da diversi anni ma la diagnosi medica è arrivata tardi. Infatti, come spesso accade, chi soffre di questo disturbo crede di essere poco fisionomista e rischia di passare come una persona poco educata o saccente. L’attore americano sostiene che proprio a causa di questo problema ha iniziato a trascorrere sempre più tempo in casa evitando i contatti sociali. La star di Hollywood, Brad Pitt, è stato spesso definito egocentrico, distaccato e poco disponibile verso gli altri questo è un classico pregiudizio che colpisce le persone che soffrono di prosopagnosia. L’attore americano ha affermato che in più occasioni nessuno gli ha creduto e che la prosopagnosia gli ha creato diversi problemi soprattutto nei contesti sociali come gli eventi pubblici e le feste. Per un attore famoso è comprensibile come questo disturbo possa diventare invalidante. Infatti per Brad Pitt riconoscere un volto anche di una persona a lui cara diventa impossibile e questo gli procura un senso di vergogna e di colpa.
Come viene diagnosticata la prosopagnosia?
Per diagnosticare questo disturbo vengono usati dei test che prevedono la somministrazione di fotografie che ritraggono personaggi famosi e pubblici, viene chiesto di memorizzare alcuni volti di sconosciuti e di provare in seguito a riconoscerli, di evidenziare l’espressione di un volto, di stimare l’età e il genere di una persona. La prosopagnosia è un disturbo cronico e non esistono dei trattamenti specifici ma si può aiutare il paziente, attraverso un percorso di supporto psicologico finalizzato a strutturare delle strategie di coping efficaci e degli accorgimenti per facilitare il riconoscimento delle persone. Tendenzialmente il canale uditivo è più sensibile nelle persone con prosopagnosia ed è in questo modo che riescono a riconoscere più facilmente una persona grazie alla voce.
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
Bibliografia
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