Il
Disturbo Ossessivo-Compulsivo
(DOC) è un disturbo psicologico caratterizzato dalla presenza di pensieri (le
ossessioni) e da comportamenti (le
compulsioni) incontrollabili e ricorrenti che la persona sente l'impulso di ripetere. La categoria del
Disturbo Ossessivo-Compulsivo
e dei disturbi correlati comprende: il disturbo da dismorfismo corporeo, il disturbo da accumulo, il disturbo da escoriazione, la
tricotillomania. È importante verificare, attraverso una
diagnosi differenziale, se il disturbo può essere stato indotto da un trattamento farmacologico, da sostanze o da una condizione medica. Se il
Disturbo Ossessivo Compulsivo
non viene debitamente trattato con la psicoterapia
il suo decorso è cronico
e si può quindi avere un peggioramento della sintomatologia che riduce la qualità della vita della persona. In assenza di un trattamento psicoterapeutico la possibilità di una
remissione dei sintomi è estremamente bassa (intorno al 20%). Il decorso del
Disturbo Ossessivo-Compulsivo diviene frequentemente più complesso per la comorbilità con altri disturbi (ad es. il disturbo d’ansia, disturbo di panico, disturbo d’ansia sociale, fobie specifiche). In altri casi può presentarsi con un disturbo depressivo maggiore o bipolare.
Le persone che presentano un
Disturbo Ossessivo Compulsivo
possono presentare sintomi di
ossessioni,
compulsioni
o entrambi. Questi sintomi possono interferire con tutti gli aspetti della vita, come il lavoro, la scuola e le relazioni personali. Le
ossessioni
sono pensieri, impulsi o immagini mentali ripetuti che causano ansia, mentre le
compulsioni
sono gesti ripetuti (come ad es. controllare più volte di aver spento la luce o chisuo l'auto). Le ossessioni e le compulsioni possono rendere complessa l’esistenza della persona se non alle volte impossibile.
Il contenuto delle ossessioni e delle compulsioni può variare da persona a persona, anche se nel DOC è possibile individuare alcune sintomatologie ricorrenti ad esempio:
Le compulsioni sono invece dei comportamenti ripetitivi che la persona con un Disturbo Ossessivo-Compulsivo sente di dover fare in seguito a un pensiero ossessivo. Le compulsioni più diffuse comprendono:
Malgrado i disturbi abbiano dei nomi simili esistono delle differenze marcate tra le due psicopatologie. Nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità, infatti, emerge uno schema di pensiero rigido e disfunzionale, orientato all’iper-perfezionismo e al controllo rigido. Quindi non sono presenti quindi pensieri, immagini disturbanti o altri comportamenti tipici del DOC.
Il
Disturbo Ossessivo Compulsivo
può avere una
componente genetica
anche se può svilupparsi in qualche familiare mentre in altri no in modo apparentemente casuale. È probabile che le
condizioni ambientali
e il
contesto psicologico
giochino un ruolo importante nell’innesco di questo tipo di disturbo. Esistono parti del
Sistema Nervoso Centrale
che giocano un ruolo importante nella dinamica del disturbo come alcuni processi biologici. L’ansia
rappresenta un fattore importante che correla con il disturbo. Anche eventuali
traumi fisici o psicologici
concorrono nello sviluppo di un
DOC. In alcuni casi può insorgere, in età infantile, un DOC dopo un’infezione da streptococco. Questa sindrome autoimmune post-infettiva è definita
PANDAS
(Pediatric Autoimmune Neuropsychiatric Disorder associated with streptococcal infections ovvero disturbi neuropsichiatrici infantili autoimmuni associati ad infezioni da streptococco). La Psicoterapia Cognitiva Comportamentale utilizza un protocollo
Evidence Based
per affrontare questo tipo di disturbo
È importante sottolineare che non tutti i rituali o le abitudini di una persona rientrano per forza all’interno di un Disturbo Ossessivo-Compulsivo. La differenza sostanziale è che la persona che soffre di un DOC ha le seguenti caratteristiche:
I sintomi del Disturbo Ossessivo Compulsivo possono
peggiorare nel tempo
o presentarsi in modo alternato. Spesso le persone cercano di utilizzare dell’alcool o delle sostanze in forma di “auto-terapia” peggiorando il quadro generale della situazione.
La prevalenza del DOC, a livello mondiale, si aggira tra l’1,1 e l’1,8% della popolazione. C’è una
lieve prevalenza femminile del disturbo. Nei maschi, in genere, insorge più frequentemente in età infantile. L’esordio durante l’età evolutiva
può comportare la presenza dei sintomi durante l’età adulta. Nell’età infantile è più
semplice osservare le compulsioni
dato che queste, rispetto alle ossessioni, sono osservabili dall’esterno. Nel DOC le ossessioni possono essere pensieri ricorrenti,
immagini disturbanti
e persistenti, processi di
rimuginazione, mentre le
compulsioni
sono dei veri e propri comportamenti ricorrenti che la persona sente di dover compiere secondo delle regole rigide (ad esempio toccare per 10 volte un oggetto, controllare ripetutamente di aver spento il gas, lavarsi le mani ripetutamente). Nel
disturbo ossessivo-compulsivo
i pensieri ricorrenti sono diversi dalle normali preoccupazioni quotidiane perché tendono ad essere eccessivi e persistenti.
l disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è un disturbo mentale cronico caratterizzato da pensieri intrusivi e comportamento compulsivo. Le persone che vivono con il disturbo ossessivo compulsivo spesso scoprono che questi sintomi interferiscono in modo significativo con la loro vita quotidiana, rendendo difficile lo svolgimento delle attività quotidiane. Fortunatamente, il disturbo ossessivo compulsivo può essere trattato efficacemente attraverso la psicoterapia, che può aiutare le persone a comprendere i loro pensieri intrusivi e praticare strategie di coping per gestirli. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è il tipo più comune di trattamento utilizzato per affrontare e superare questa problematica. Questo approccio si concentra sull'identificazione e la modifica di pensieri e dei comportamenti irrazionali e su tecniche di rilassamento e/o ipnotiche.
Dott.Igor Graziato
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
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