Probabilmente avrete notato come tantissimi post e hashtag sui social abbiano come elemento comune l’indignazione e il disprezzo verso qualcosa o qualcuno. Questo atteggiamento può emergere in tante situazioni diverse come ad esempio quando le persone condividono un’esperienza personale negativa, quando criticano in modo aggressivo qualcuno, quando commentano un evento sportivo, quando prendono una posizione politica o anche più banalmente quando giudicano il comportamento di un partecipante a un reality. I social sembrano essere diventati un luogo dove la rabbia, lo sdegno e l’insoddisfazione dominano la maggior parte dei contenuti pubblicati dagli utenti. Secondo uno studio divulgato dalla rivista Science Advances sono proprio le piattaforme social e i loro algoritmi ad amplificare l’indignazione nella società favorendo così la diffusione delle posizioni più estreme e a volte più aggressive.
I ricercatori hanno analizzato quasi 13 milioni di Tweet notando come gli utenti che ottenevano molti like per il loro post “arrabbiati” tendevano inevitabilmente a riproporre sempre lo stesso atteggiamento nelle settimane successive cioè continuando a pubblicare contenuti aggressivi. Inoltre gli utenti meno impegnati politicamente erano quelli più influenzati dai like e dalle condivisioni. È probabile che i “mi piace” generino un rinforzo positivo nei soggetti motivandoli così a continuare a pubblicare questa tipologia di post. L’indignazione rischia quindi di produrre un impatto negativo nelle persone, di incrementare il senso di frustrazione e di trasformare dei piccoli disservizi quotidiani in delle vere e proprie catastrofi.
Dott.Igor Graziato
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
FONTE:
Brady, W. J., McLoughlin, K., Doan, T. N., & Crockett, M. J. (2021). How social learning amplifies moral outrage expression in online social networks. Science advances, 7(33), eabe5641. https://doi.org/10.1126/sciadv.abe5641
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