Alcune fobie vengono considerate più normali di altre e in genere sono anche più accettate dalle persone. La paura dell’altezza, di volare, dei ragni o dei serpenti sono fobie abbastanza comuni e non suscitano particolare interesse, anche se ovviamente possono interferire in modo significativo con la vita quotidiana di chi ne soffre. Ad esempio un piccolo ragno che attraversa improvvisamente il cruscotto dell’auto può produrre un grosso impatto emotivo nel guidatore costringendolo a compiere manovre pericolose o il fatto di temere l’altezza può rendere impossibile visitare un monumento o salire su un grattacielo.
Malgrado i meccanismi che originano la fobia siano sostanzialmente i medesimi l’oggetto della paura può essere il più diverso. Il termine “globofobia” deriva dall’unione di due parole di origine greca ovvero “globo” (che significa sferico e indica ovviamente la forma dei palloncini) e phobos che significa paura. La nota conduttrice televisiva Oprah Winfrey ha dichiarato di soffrire proprio di questa fobia. Le persone che soffrono di questo problema temono più che altro il rumore dell’esplosione di un palloncino quando scoppia. Per un individuo che ha sviluppato questa fobia la vita può diventare più complicata di quanto non si possa immaginare. Ad esempio partecipare a una festa può incrementare il livello d’ansia in modo significativo e portare la persona a evitare tutta una serie di situazioni sociali. Le persone che soffrono della globofobia provano una profonda paura alla vista, al tatto o persino all’odore di gomma dei palloncini. Anche solo il pensiero di un palloncino o la sua presenza in un film può generare un innalzamento della tensione emotiva. Come in tutte le fobie specifiche esiste una forte differenza individuale che si osserva nelle singole reazioni. Per esempio qualcuno potrebbe sopportare la vista di un palloncino, ma solo se sgonfio mentre in altri casi potrebbe emergere un senso di angoscia osservando addirittura una mongolfiera. Questo tipo di fobia specifica può presentarsi insieme alla "paura dei clown".
Come la maggior parte delle fobie specifiche anche la “globofobia” può aver origine da un’esperienza negativa avvenuta nell’infanzia. Le fobie sono comuni nei bambini (ad esempio la paura del buio o degli spazi chiusi ovvero la claustrofobia) ma generalmente tendono a diminuire con la crescita. Tuttavia in molti casi la fobia può persistere anche nell’età adulta. Un bambino potrebbe essersi spaventato per via di un palloncino esploso improvvisamente magari per uno scherzo. L’associazione tra il palloncino e la paura può essere immediata e a quel punto essa tenderà a persistere nel tempo se non si interviene con le giuste contro-misure. Una volta che questa fobia si sarà strutturata il bambino tenderà ad evitare di partecipare alle feste dei coetanei, con il rischio che il gruppo dei pari possa prenderlo di mira proprio per questo problema. Il rumore dell’esplosione del palloncino che è alla base della fobia si può poi generalizzare nei confronti del circo e dei clown. Come tutte le fobie specifiche il bambino metterà in atto dei comportamenti di evitamento per difendersi dalla sua paura rinunciando così a tante attività sociali. I genitori, se non riescono a cogliere questa dimensione psicologica, potrebbero alimentare ulteriormente lo sviluppo di questo problema.
Come tutte le fobie i sintomi sono in genere gli stessi. In questo caso il terrore può emergere anche solo immaginando l’esplosione di un palloncino. In generale al pensiero, o alla vista di un palloncino, il soggetto fobico sperimenta:
Nei bambini si osservano in particolare il
pianto incontrollato, il correre per nascondersi e l’inventarsi delle scuse per evitare di partecipare alle feste, alle fiere o alla possibilità di andare al circo. Questi comportamenti di evitamento vanno compresi sul piano psicologico e devono essere interpretati come un tentativo di difesa verso un pericolo percepito come tale. I genitori devono essere particolarmente attenti ad
intercettare questi segnali
nei figli per evitare di incrementare in loro il livello di sofferenza e di disagio emozionale.
VRT Virtual Reality Therapy
La globofobia è un timore piuttosto diffuso ma le persone si vergognano di condividere questo problema con gli altri. Le fobie specifiche si accompagnano spesso ad un senso di vergogna e c’è il timore di non essere compresi o peggio ancora di essere derisi dagli altri. Oggi abbiamo a disposizione degli specifici protocolli di psicoterapia che consentono di superare questa fobia senza ricorrere ai farmaci. Mentre l’uso di prodotti omeopatici, l’agopuntura o altri trattamenti alternativi sono del tutto inutili. Ricordati che se soffri di questo problema la prima cosa da fare è quella di rivolgerti a uno psicologo-psicoterapeuta esperto nel trattamento delle fobie, in questo modo potrai stabilire con il professionista un percorso specifico per vincere questa paura. Le metodologie che abbiamo oggi a disposizione comprendono la psicoterapia, l’uso dell’ipnosi e l’esposizione controllata anche attraverso la realtà virtuale. Grazie all’approccio evidence based potrai risolvere in modo efficace anche la fobia dei palloncini.
Le fobie specifiche sono disturbi d'ansia caratterizzati da una paura eccessiva e irrazionale nei confronti di oggetti o situazioni specifiche. Queste paure sproporzionate possono interferire significativamente nella vita di un individuo, influenzando anche le dinamiche di coppia. Quando uno dei partner nella relazione soffre di una fobia specifica, i due possono trovarsi ad affrontare sfide aggiuntive nella loro vita quotidiana. Ad esempio, se uno dei partner ha una fobia specifica per gli animali, potrebbe essere difficile per la coppia andare in luoghi pubblici come parchi, spiagge o ristoranti che potrebbero ospitare animali domestici. Questa limitazione può causare frustrazione, tensione e conflitti all'interno della coppia. Per questa ragione è importante in un percorso anche il coinvolgimento del partner ed in alcuni casi una terapia di coppia. Inoltre, la fobia specifica può avere un impatto sulla comunicazione e sull'intimità emotiva della coppia. La paura e l'ansia associate alla fobia possono portare a una riduzione della disponibilità emotiva e della capacità di connessione profonda tra i partner. La persona affetta dalla fobia potrebbe sentirsi imbarazzata o inadeguata nel condividere queste paure con il proprio partner, temendo di essere giudicata o non compresa.
La presenza di una fobia specifica può anche limitare le attività di coppia e la possibilità di creare nuovi ricordi insieme. Se ad esempio uno dei partner ha una fobia specifica per volare, potrebbe essere difficile pianificare vacanze o viaggi che coinvolgono aeroplani. Questa restrizione può minare l'entusiasmo e la spontaneità della coppia, portando a una riduzione delle opportunità di crescita e scoperta reciproca. È importante sottolineare che le fobie specifiche non riguardano solo l'individuo che ne soffre direttamente, ma coinvolgono anche il partner e la relazione stessa. La comprensione e il sostegno del partner possono svolgere un ruolo fondamentale nel processo di gestione e superamento della fobia. La terapia di coppia può essere un prezioso strumento per affrontare le sfide derivanti da una fobia specifica all'interno di una relazione. Il terapeuta può fornire un ambiente sicuro in cui i partner possono esplorare le cause profonde della fobia e sviluppare strategie efficaci per gestire la paura. Inoltre, il terapeuta può aiutare i partner a migliorare la comunicazione e la comprensione reciproca, promuovendo una maggiore empatia e un supporto reciproco nella gestione della fobia. In conclusione, una fobia specifica può avere un impatto significativo sulle dinamiche di una coppia. Tuttavia, è importante ricordare che con il giusto sostegno e l'aiuto di un professionista qualificato, è possibile affrontare e superare questa sfida insieme, ricostruendo una relazione di fiducia, comprensione e connessione.
Dott.Igor Graziato
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
Bibliografia
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