Il tumore
è diventato, insieme ai disturbi cardio-vascolari, una delle prime cause di morte nei paesi occidentali. L’insorgenza di una patologia tumorale deriva, oltre da aspetti di carattere genetico e ambientale, anche da uno stile di vita poco salutare. Il fumo, la cattiva alimentazione, la poca attività fisica, l’eccessiva esposizione al sole, l’uso di alcool, l’obesità ma anche lo stress
possono incrementare il rischio di sviluppare una patologia oncologica. Anche un basso status socio-economico può contribuire a esacerbare delle fragilità sia a livello psicologico che fisico.
La psiconcologia.
La chemioterapia e la radioterapia rappresentano dei trattamenti efficaci per sconfiggere diverse forme tumorali ma tendono inevitabilmente ad amplificare anche il disagio psicologico, una problematica che emerge in quasi il 40% dei pazienti oncologici. La dimensione psicologica è in grado di influenzare direttamente l’aderenza al trattamento, il rapporto medico-paziente e incrementare la degenza ospedaliera o il passaggio al Pronto soccorso dopo le dimissioni dall’ospedale. Come è noto ormai da tempo la dimensione psicologica influenza la qualità della vita
del paziente, dei care-giver ma anche l’organizzazione ospedaliera e i costi sanitari.
L’ansia
e la depressione sono
disturbi che emergono, comprensibilmente, in tanti malati di tumore, un aspetto che può interferire con il percorso di cura. L’impatto di queste difficoltà può arrivare a ridurre le capacità cognitive
(scarsa attenzione, problemi con la memoria a breve termine) oltre ovviamente ad influenzare la componente emozionale. Secondo l’IOM
(Institute of Medicine) negli Stati Uniti non è possibile erogare delle cure mediche di buona qualità senza utilizzare strumenti di carattere psicologico
per favorire una presa in carico del paziente a 360°. La psiconcologia è in grado di fornire un approccio specifico alle problematiche emozionali
delle persone che soffrono di una patologia tumorale e ai loro care-giver.
La “Commission on Cancer of the American College of Surgeons” ritiene fondamentale inserire nelle strutture accreditate per il trattamento delle patologie oncologiche l’approccio psicologico. Gli psicologi grazie alla psiconcologia
e all’utilizzo dell’EBP
(Evidence Based Pratice) possono fornire un adeguato supporto ai pazienti oncologici per il trattamento della componente emozionale. La psicoterapia può ridurre e contenere l’ansia, aiutare la persona ad affrontare lo stato depressivo e ridurre lo stress favorendo così
una maggiore compliance verso i trattamenti
e migliorando la qualità di vita del paziente e dei care giver. Esistono molti
strumenti psicologici
che possono essere utilizzati in funzione delle caratteristiche e dei bisogni dei pazienti. Inoltre le
tecniche di rilassamento
e l’ipnosi
possono aiutare le persone ad affrontare meglio il percorso di cura.
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Riferimenti
- Miller, S.M.; Bowen, D.J. Croyle, R.T.; & Rowland, J.H. (Eds). (2008).
Handbook of Cancer Control and Behavioral
Science: A Resource for Researchers, Practitioners, and Policymakers. Washington, DC: APA.
- Park, C.L.; Lechner, S.C.; Antoni, M.H. & Stanton, A.L. (Eds). (2008).
Medical Illness and Positive Life Change: Can Crisis Lead to Personal Transformation? Washington, DC: APA.