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La pausa caffè migliora l'efficienza in azienda

20 ottobre 2021

Lavorare tanto, in modo disorganizzato e senza pause produce un decadimento delle prestazioni. 

Le pause e i break incrementano l'efficienza

Le pause aumentano l'efficienza e la produttività

Una visione stereotipata, che purtroppo è ancora molto diffusa nelle organizzazioni italiane, tende a identificare le pause o altri momenti di “decompressione” come un inutile spreco di tempo e come un fattore che può incidere negativamente con la produttività. In realtà il vero nemico dell’efficienza è la scarsa organizzazione, la superficialità nella gestione delle riunioni, l’uso caotico degli strumenti di comunicazione (come ad esempio il fatto di ricevere o inviare troppe e-mail, di organizzare un numero eccessivo di riunioni online o di esagerare con i messaggi e i gruppi WhatsApp) e la mancanza di soft skills (oggi sempre più importanti nell’attuale assetto economico e sociale).

Calo di attenzione

L’essere umano non è (per fortuna) equiparabile a un computer e la sua memoria non è quella di un hard disk. È impossibile immaginare di lavorare senza andare incontro a un calo dell’attenzione o ad altre difficoltà di carattere psicologico (sia di tipo cognitivo che emozionale). Infatti molti errori che avvengono a livello organizzativo e che alle volte producono degli esiti fatali sono il frutto di problematiche psicologiche che coinvolgono ad esempio lo stile di leadership, le dinamiche di gruppo e di potere, i flussi di comunicazione ma anche lo stress e la scarsa ergonomia e usabilità della tecnologia.

La pausa caffé migliora l’efficienza e la produttività.

Una ricerca di psicologia del lavoro pubblicata sul “Journal of Applied Psychology” ha dimostrato come i dipendenti che si prendono dei piccoli break sul lavoro quando riprendono a lavorare lo fanno con una maggiore energia e motivazione che perdura durante tutta la giornata. Per ottenere questo risultato è stato analizzato un campione di circa 100 impiegati a cui è stato chiesto loro di compilare due questionari ogni giorno per oltre una settimana. Grazie all’analisi dei dati ottenuti è stato possibile osservare alcune indicazioni preziose per il mondo organizzativo e più in generale per i manager: i dipendenti che erano già stanchi al mattino tendevano a fare più pause, ma proprio questi break consentivano loro di riprendere a lavorare con maggiore efficienza migliorando così la produttività.


La psicologia aiuta il business, la produttività e il benessere

Questo studio è stato replicato in Corea del sud su un campione di 222 lavoratori e il risultato ottenuto ha confermato la bontà di quanto emerso dalla precedente ricerca. Inoltre, i dipendenti quando percepiscono che la loro azienda è attenta ai loro bisogni tendono sì a concedersi un numero maggiore di pause ma proprio grazie a questo comportamento si ha un ritorno positivo sia a livello di clima organizzativo che di business. Queste due ricerche confermano ancora una volta quanto sia importante prendersi cura della dimensione psicologica dei lavoratori nei contesti organizzativi sia pubblici che privati. Il fatto di potersi concedere dei piccoli break come una pausa caffè, due chiacchiere con un collega o fare anche due passi è ciò che incide positivamente sull’andamento del lavoro e sui risultati ottenuti. Gestire un’organizzazione richiede sempre di più da parte dei manager un’attenzione particolare all'aspetto psicologico.


Dott.Igor Graziato

Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Ipnosi Clinica Evidence Based

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte


Fonte

Daily microbreaks in a self-regulatory resources lens: Perceived health climate as a contextual moderator via microbreak autonomy. By Kim, Sooyeol,Cho, Seonghee,Park, YoungAh Journal of Applied Psychology, Mar 01 , 2021, No Pagination Specified.

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