Il problem solving è un processo cognitivo che ci permette di analizzare una situazione problematica e trovare una soluzione efficace. Questo processo coinvolge l'elaborazione delle informazioni, la selezione di una strategia tra le diverse disponibili e la verifica dell'efficacia della soluzione. La psicologia cognitiva si occupa dello studio dei processi mentali coinvolti nel problem solving. In particolare, questa branca della psicologia si focalizza sulla comprensione del modo in cui le persone elaborano le informazioni, prendono decisioni e risolvono i problemi. Uno degli aspetti chiave del problem solving è il framing, ovvero la capacità di analizzare la situazione in modo adeguato al fine di trovare una soluzione efficace. Il framing consiste nel definire il problema in modo preciso e scegliere l'approccio giusto per risolverlo. Il framing dipende da numerosi fattori, tra cui la competenza, l'esperienza, la cultura e il contesto in cui si trova l'individuo. Un altro aspetto importante del problem solving è la scelta della soluzione. In questo passaggio, l'individuo deve selezionare la strategia giusta per risolvere il problema. In generale, il problem solving è un processo complesso che richiede una serie di abilità cognitive e metacognitive. L'individuo deve avere la capacità di raccogliere delle informazioni, analizzarle in modo critico, selezionare la strategia giusta e valutare i risultati. La psicologia cognitiva ha sviluppato molti strumenti per studiare il problem solving, come le tecniche di pensiero divergente e convergente e le ricerche sulle modalità di risoluzione dei problemi.
Il modello dei cinque perché è un metodo semplice ma efficace per risolvere i problemi. Questa tecnica, sviluppata da Taiichi Ōno un ingegnere della Toyota, si concentra su una serie di domande che aiutano ad identificare le cause profonde del problema. Il processo inizia con la formulazione della domanda: "Perché il problema si è verificato?" e la risposta viene utilizzata come base per la successiva domanda. Il processo viene ripetuto fino a quando non vengono individuate le ragioni reali del problema. La teoria dei cinque perché aiuta ad evitare soluzioni superficiali al problema ed incoraggia l'identificazione delle cause sottostanti attraverso una serie di domande mirate. In questo modo, diventa possibile trovare una soluzione più efficace. L'utilizzo del modello dei cinque perché richiede pazienza e dedizione nella ricerca delle cause profonde del problema. Tuttavia, questo approccio può portare a dei risultati sorprendenti nel ridurre i costi operativi e migliorare l'efficienza aziendale.
Il modello dei cinque perché è uno strumento molto utile per risolvere i problemi, sia a livello personale che professionale. Questa tecnica si basa sull'idea di chiedersi il perché delle cose, fino ad arrivare alla causa profonda del problema. Per utilizzare la teoria dei cinque perché, bisogna innanzitutto individuare il problema da risolvere e formulare una domanda iniziale. Ad esempio: "Perché ho perso un cliente importante?" A questo punto, si deve continuare a chiedersi "perché" fino ad arrivare alla causa reale del problema. Ad esempio:
Una volta identificata la causa principale del problema, sarà più facile trovare delle soluzioni efficaci e implementarle attraverso delle azioni correttive mirate. Se invece ci si ferma, come spesso accade, solo al primo perché il rischio è quello di cercare semplicemente un colpevole e di evitare ogni forma di cambiamento organizzativo. Questo atteggiamento, molto diffuso, porterà a una lunga sequenza di errori nel tempo.
Supponiamo che in una fabbrica di produzione il macchinario si sia rotto. Il primo perché potrebbe essere: "Il motore non funziona". Questa è solo una descrizione superficiale del problema, quindi procediamo a chiederci il secondo perché: "Perché il motore non funziona?". La risposta potrebbe essere: "Non c'è abbastanza olio nel motore". Chiedendoci ancora una volta perché, arriviamo alla terza domanda: "Perché non c'è abbastanza olio nel motore?". In questo caso la risposta sarebbe: "L'ultimo dipendente incaricato di controllare l'olio ha dimenticato di farlo". Procedendo con le domande, possiamo arrivare alla causa profonda del problema e trovare soluzioni per evitare che accada nuovamente. Questa tecnica è stata utilizzata dalla Toyota grazie all'impegno di Taiichi Ōno nella creazione di un rivoluzionario sistema organizzativo. Oggi viene utilizzata da molte aziende come parte integrante della metodologia Six Sigma per identificare cause profonde e attuare azioni correttive mirate. Utilizzare la teoria dei cinque perché, anche se appare semplice, richiede pratica ed esperienza ma può aiutare ad imparare dagli errori passati ed evitare problemi futuri.
Oltre alla teoria dei cinque perché, esistono altri metodi di problem solving altrettanto efficaci. Una delle metodologie più famose è il Six Sigma, un approccio che si concentra sulla riduzione della variabilità e sull'eliminazione degli errori attraverso l'utilizzo di dati ed analisi statistiche. Un altro metodo molto utilizzato è il diagramma di Ishikawa (o diagramma causa-effetto). Vi sono diverse strategie creative per affrontare i problemi in modo innovativo come la "brainstorming", ovvero la generazione libera di idee senza giudicare o censurare; oppure il pensiero laterale che permette di vedere i problemi da punti di vista differenti rispetto al solito modo razionale. Non esiste un solo modo giusto o sbagliato per risolvere un problema: dipende dal tipo di situazione e dalle capacità dell'individuo o del team coinvolto. L'importante è imparare dagli errori passati e migliorarsi continuamente nell'affrontarne nuovi con creatività ed efficienza.
Psicologo del Lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Esperto di VRT (Virtual Reality Therapy)
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Ipnosi Clinica Evidence Based
Membro dell'American Psychological Association
Membro della Division 30 Society of Psychological Hypnosis
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
Grazie per aver contattato lo Studio RPStrategy©. Ti risponderemo entro 24 ore.
Ci spiace ma c'è stato un errore imprevisto. Ti chiediamo la cortesia di riprovare oppure ti inviare un'email a info@rpstrategy.it
Inviando una richiesta si dichiara di aver letto il disclaimer sulla privacy e si autorizza lo studio RPStrategy© ad elaborare una risposta.
Rock Paper Scissors Strategy®
è un marchio registrato.
E’ vietata la riproduzione del marchio e dei contenuti, immagini e qualsiasi altra forma di comunicazione soggetta a copyright. N. Registrazione 0001536494 aprile 2013
RPStrategy®
Positive Strategy for Best Life
Studio di Psicologia RPStrategy®
del Dott.Igor Graziato
IT 08222720016
Sede legale:
Via Orazio Antinori 8
10128 Torino
RICEVO A TORINO
E ONLINE
Via Orazio Antinori, 8 10128 Torino
Tel. (+39) 347 1000224
PEC: igor.graziato@pec.it